«È oramai in corso da settimane la Campagna nazionale “Basta botti 2022” del Partito Animalista Italiano, insieme ai suoi partner tra cui l'associazione nazionale dei consumatori "Difesa Consumatori e Contribuenti". Anche, e proprio, quest'anno riporta il portavoce della Campagna, Avvocato Cristiano Ceriello, è ancora più forte l'esigenza di tutelare i più deboli ed il rispetto sociale», si legge in una nota del Partito animalista italiano.

«Negli ultimi due anni di medesime campagne - come sostiene il Partito Animalista Italiano - molti Comuni hanno già vietato i cosiddetti “botti di Capodanno” in quanto l’indiscriminato caos, l’inquinamento dovuto dalla diossina dei botti, i rumori da esplosioni che provocano danni ad ambiente e animali (anche domestici), violano anche l’art. 13 del Trattato di Lisbona li tutela e i Comuni sono comunque da ritenersi responsabili in caso di danneggiamenti a cose, persone, animali o terzi, per danni provocati dai “botti” ed esplosioni da fuochi artificiali nel territorio di competenza».

«Addirittura ultimi dati hanno rilevato con la diossina sprigionata nei giorni di Capodanno su un territorio, equivale alla stessa quantità di diossina sprigionata da un inceneritore in 120 anni di attività (rapporto Cewep)», si legge ancora nella nota.

«L’iniziativa #BastaBotti2022 – continua -, sollecita anche i cittadini a successivi risarcimenti dei danni provocati appunto dai “botti di capodanno” e di cui si riterrà, pertanto, responsabile per “culpa in vigilando” il Comune, pur a seguito delle diffide intervenute prima del 31.12.2022. Molti Comuni in Italia hanno già deliberato da anni il divieto, altri sono titubanti, altri ancora totalmente silenziosi al riguardo».

«Pertanto, anche tramite le Prefetture Italiane, l’iniziativa prosegue per ottenere il maggior numero di divieti possibili ricordando come sia accertato che fuochi e botti di capodanno, con la propria diossina, siano di gran lunga più inquinanti delle note emergenze rifiuti che hanno martoriato il territorio italiano. Pure grazie ai partner, come "Difesa Consumatori e Contribuenti", il Partito Animalista Italiano punta all'ambizioso obiettivo di rendere metà dei comuni italiani "botti free"», conclude la nota del Partito animalista italiano.