«Una mega-discarica nel cuore della Sibaritide? Assolutamente no»

La senatrice Corrado (M5s) scrive al Ministero dei Beni culturali: «C’è il tentativo di portare una piattaforma per lo smaltimento di grandi quantità di rifiuti nella Piana di Sibari, sede di preziose testimonianze archeologiche»

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di Redazione
29 novembre 2018
09:40
Impianto smaltimento rifiuti
Impianto smaltimento rifiuti

La senatrice Margherita Corrado (M5S) ha reso noto di aver segnalato al ministero dei Beni Culturali il rischio di una mega-discarica nel cuore agricolo della Sibaritide «che causerebbe gravi danni anche al circuito culturale e turistico, poiché' nella zona si trovano una serie di importanti aree archeologiche».

Una grande discarica nel cuore della Sibaritide 


 Tramite nota, la Corrado ricorda che «la senatrice Rosa Silvana Abate (Commissione Agricoltura) ha stigmatizzato nei giorni scorsi quanto già denunciato oltre un anno e mezzo fa dal presidente internazionale dell'Isde, l'associazione Medici per l'Ambiente, Ferdinando Laghi: il tentativo di un privato di portare nella Piana di Sibari una piattaforma per il trattamento e lo smaltimento di grandi quantità di rifiuti di ogni sorta (fosse settiche, fanghi di ogni tipo, scarti di macelleria, ecc.), provenienti soprattutto da Campania, Puglia e Basilicata.


L'area vanta preziose testimonianze storiche 

«La Sibaritide - osserva - non è soltanto una delle zone più fertili della Calabria, cuore pulsante della regione nel campo dell'agricoltura di qualità. Oltre ad ospitare il celebre Parco archeologico di Sibari, fra i più grandi e importanti siti culturali d'Europa, nello specifico, l'area Asi (oggi Corap) di Cammarata, in agro di Castrovillari, scelta per la piattaforma progettata dalla Ecologica Sud Servizi S.r.l. è limitrofa ad una serie di importanti testimonianze archeologiche che spaziano dall’Antichità classica all'alto Medioevo, tutelate ai sensi del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio. Le più note si trovano nelle località Camerelle, Dolcetti, Familongo e Celimarro. Dopo aver recepito le istanze dei cittadini, ho segnalato la situazione alla Direzione generale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, chiedendo particolare attenzione nell'esprimere la valutazione di competenza. Al collega Paolo Parentela (Commissione Ambiente), che ha chiesto l'accesso agli atti al Dipartimento Ambiente della Regione Calabria, è stato infatti comunicato - riferisce Corrado - che l'istruttoria tecnica del progetto è sospesa in attesa dei pareri del Corap e della Soprintendenza Abap. Auspico - aggiungo - che la straordinaria importanza culturale di quel distretto sia riconosciuta espressamente e siano tutelate le opportunità lavorative degli addetti del comparto agricolo come di quelli del settore culturale e turistico».

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