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martedì 12 maggio 2015 | 15:23
Cronaca

'Doomsday’, i dettagli dell’operazione - Notizie

I dettagli dell’operazione ‘Doomsday’(giorno del giudizio) sono stati resi noti dagli inquirenti nel corso di una conferenza stampa

"Questa operazione rappresenta il forte potere sul territorio di Cosenza della cosca degli Zingari che è in sinergia con il clan Rango". Lo ha dichiarato il procuratore capo della Dda di Catanzaro, Vincenzo Lombardo, durante la conferenza stampa che ha spiegato i particolari dell'operazione, denominata "Doomsday" e che oggi ha portato al fermo di tredici persone considerate elementi di spicco della cosca Rango-Zingari egemoni nel cosentino. Il colonnello Giuseppe Brancati, ha spiegato il perché di “operazione Doomsday” dicendo che "in un'intercettazione alcuni dei fermati, dopo l'arresto di Rango e il ritrovamento del corpo di Luca Bruni parlavano di giorno del giudizio perché era arrivata la resa dei conti. Da qui il nome dell'operazione perché in inglese "dooms e day" significa proprio giorno del giudizio".

Gli inquirenti hanno poi chiarito che è stato Antonio Intrieri a pronunciare una frase in cui si ipotizzava un attentato ai danni di una caserma dell'Arma. Intrieri è stato fermato ieri sera mentre era in giro a Cosenza su un'auto sottoposta a sequestro e insieme ad un pregiudicato. "L'attività di Intrieri - ha detto il capitano dei carabinieri Michele Borrelli è nota da tempo. le sue figlie sono le compagne di Domenico Mignolo, Danilo Bevilacqua, figlio di "Mano mozza", e di Francesco Vivacqua detto "Bughi". C'è una sintesi perfetta tra i clan e gli zingari che dominano".

 

"L'attività investigativa dimostra – aggiunge Lombardo – che siamo di fronte a un clan nuovo, almeno nella composizione soggettiva e che è dominante nella città dei Bruzi. Le indagini hanno consentito di venire a capo di attività estorsive durate due anni, ma anche di ricostruire alcuni attentati e a individuare nuovi soggetti vicini al clan degli Zingari. Si è arrivati a questo anche grazie alle dichiarazioni di alcuni pentiti come Ernesto Foggetti. Siamo riusciti a delineare la nuova struttura della cosca in cui ci sono persone accusate di associazione mafiosa, anzi associazione 'ndranghetistica perché è giusto definirla così. Una consorteria che monopolizza lo spaccio di sostanze stupefacenti".

 

A fare chiarezza sulla composizione del clan ci pensa il procuratore aggiunto Vincenzo Luberto che chiarisce, una volta per tutti che "gli Abbruzzese sono di Cosenza, e alla fine degli anni 70 si trasferiscono a Cassano per occupare le case popolari”. Gli Abbruzzese o clan degli Zingari quindi non sono di Cassano ma di Cosenza. Ciò che li lega è un rapporto familiare. Le tre figlie di Intrieri sono sposate con persone affiliate al clan. Quindi chiarisce ancora il procuratore aggiunto “quello che succede a Cassano non avviene senza l'appoggio dei cosentini”.