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lunedì 28 ottobre 2019 | 18:49
Cronaca

San Pietro in Guarano, decade il sindaco Veltri - : «Era ineleggibile» - Notizie

Lo ha stabilito il Tribunale di Cosenza accogliendo il ricorso dell’altro candidato non eletto. Il primo cittadino era in carica come direttore sanitario dell’azienda Ospedaliera di Cosenza nel periodo antecedente l’elezione

di Salvatore Bruno

La fascia del sindaco

Avrebbe dovuto dimettersi dalle proprie funzioni di direttore sanitario dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza almeno sei mesi prima della data di accettazione della candidatura. Per questo il tribunale di Cosenza ha dichiarato ineleggibile Mario Veltri, sindaco di San Pietro in Guarano in carica dalle ultime amministrative del 26 maggio 2019. Il dispositivo è stato emesso dalla seconda sezione civile sul ricorso dell’avvocato Salvatore Alfano in rappresentanza di Francesco Acri, candidato non eletto nella medesima tornata elettorale.

Il giudice ha anche sancito la decadenza dell’amministrazione e lo scioglimento del Consiglio. La sentenza tuttavia, avrà effetto solo quando diventerà definitiva, quindi se confermata al terzo grado di giudizio oppure se il sindaco Veltri non dovesse proporre ricorso in appello nei termini di legge. «L’Amministrazione comunale di San Pietro in Guarano – si legge in una nota - riscontra con rammarico che nella comunità esiste chi, non accettando il responso delle urne, che ha espresso con chiarezza la volontà della popolazione, continua a inseguire altre vie per eludere un risultato inequivocabile. Pertanto, mentre prende atto con rispetto del giudizio di primo grado, perseguirà tutte le opzioni che la legge offre per garantire il compimento della volontà popolare. Al contempo, esprime rincrescimento per i danni causati alla collettività da chi aspira a tutti i costi a cariche pubbliche, indipendentemente dal perseguimento del bene comune. Il risultato elettorale del 26 maggio, come tutta la collettività sa bene, è frutto di un consenso consapevole e di libere scelte: non potrà modificare questa realtà chi a essa non si rassegna».