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mercoledì 6 novembre 2019 | 17:37
Cronaca

Riforma della prescrizione, focus a Reggio Calabria - Notizie

L’appuntamento promosso dalla Camera penale della città dello Stretto, in programma nella sala Levato del consiglio regionale della Calabria

di Redazione

Avvocato, immagine di repertorio

La Camera Penale “Sardiello” di Reggio Calabria propone un incontro per discutere della riforma della prescrizione. L’appuntamento è in programma nella sala Giuditta Levato del Consiglio regionale della Calabria, a  Reggio Calabria, venerdì prossimo 8 novembre a partire dalle ore 16,00. Nella nota stampa si specifica: «È imminente (al prossimo 1 gennaio 2020) la entrata in vigore della legge che “sospende” la decorrenza del corso della prescrizione dopo il pronunciamento della sentenza di primo grado. Per come noto – si aggiunge -  trattasi di riforma avversata da tutti i penalisti italiani. Ma soprattutto, riteniamo che trattasi di riforma che muove da premesse conoscitive ed istanze di scopo del tutto errate e, quantomeno, non correttamente conosciute».

 

A giudizio degli avvocati «la riforma in atto non realizzerà alcun beneficio auspicato (celerità dei processi). Anzi, causerà ancora maggiori danni quali, a titolo esemplificativo, la lungaggine ulteriore dei processi e la incidenza sulla società civile del peso di queste ulteriori ritardi». L’invito è stato esteso anche ai parlamentari calabresi: «Riteniamo – si legge ancora nel comunicato - che la riforma che si appresta ad entrare in vigore avrà un effetto nefasto soprattutto per coloro che si trovino ad essere processati per reati di non allarmante gravità. E tra questi, tra gli altri, coloro che svolgono attività professionale, imprenditoriale e lavorativa (sia autonoma che subordinata). E ciò sia per quel che riguarda l’effetto diretto dell’essere sottoposti a processo che per quello indiretto, derivante dalle conseguenze collaterali che normalmente ne scaturiscono nelle more della definizione del procedimento. I processi, infatti, si protrarranno per un tempo non più contingentabile. E gli effetti ricadranno interamente sull’imputato».

 

Un argomento, chiude il presidente Francesco Calabrese che riguarda non solo quanti interessati al processo ma la collettività più in generale.