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mercoledì 27 novembre 2019 | 16:55
Attualità

Dal dolore per la morte della figlia e della nipotina all'impegno per gli altri, la storia di Pinella - Notizie

VIDEO | La forza di una mamma che è riuscita a sopravvivere ad un grande dolore contribuendo ad aiutare gli altri all'interno dell'associazione “Ali di fata” di Pizzo 

di Rossella  Galati

Federica

C’è tanto amore nella vita di Pinella Belvedere. Una mamma  dal cuore grande e generoso che ha saputo trasformare in solidarietà la sofferenza per la perdita di Federica, sua figlia, morta con un arresto cardio-respiratorio l’11 maggio 2011. Era bellissima, aveva solo 23 anni, stava organizzando il suo matrimonio e da 5 mesi portava in grembo la sua bambina Miriam. «E’ morta di mercoledì – dice con gli occhi lucidi Pinella -. Lo ricordo perché quella mattina siamo andate a comprare le bomboniere. Si doveva sposare un mese dopo e invece alle 15.00 di quel mercoledì era in una bara». La grande fede ha aiutato la mamma di Federica ad accettare il dolore e dal 2012, insieme ad un gruppo di volontari, aiuta in silenzio le famiglie bisognose di Pizzo e del comprensorio che nella sede dell’associazione "Ali di fata" trovano settimanalmente un pasto caldo, capi d’abbigliamento, giocattoli per i più piccoli ma anche sorrisi e tanto calore. E’ così che Federica e Miriam continuano a vivere. 

Una vita per il prossimo

«Dopo la scomparsa di mia figlia e di mia nipote per me è iniziata una nuova vita. Una vita diversa, in cui c’è tanto amore per gli altri. Molti bambini vengono da noi senza scarpe ed escono da qui con il sorriso: questa è la nostra vittoria». Pinella non ama mettersi in mostra, quello che fa insieme ai volontari è dettato solamente dall’amore verso il prossimo. Non cerca pubblicità ma solo gesti concreti: «Per noi non importa l’apparire, ma l’essere» sottolinea. E tra le pareti della sede dell’associazione, che si mantiene semplicemente con 10 euro di tessere all’anno e grazie alla generosità dei cittadini, ogni martedì si preparano più di 200 pasti, mentre il lunedì  e il venerdì  chi ne ha bisogno può ritirare gli indumenti usati che vengono accuratamente selezionati e catalogati. «Il mio è un messaggio d’amore verso tutti: l’amore ha vinto perché si continua a vivere donandosi agli altri. L’amore ha vinto anche la morte. E così io rivedo mia figlia e mia nipote».