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domenica 2 febbraio 2020 | 10:51
Cronaca

Partorire in casa per scelta, parla una mamma: «Così è nata la mia bimba» - Notizie

VIDEO | Siamo stati a Pianopoli per farci raccontare la scelta e l’esperienza di Sara, giovane mamma che ha fatto nascere Alyson non in ospedale ma tra le mura domestiche

di Tiziana Bagnato

Nascere in casa, nel calore delle mura domestiche, circondati dall’amore e dall’affetto, ma allo stesso tempo in completa sicurezza. Essere messi subito a contatto con la pelle della mamma e potere rimanere con lei senza tempi e scadenze nel rispetto di quella magia chiamata maternità.È accaduto a Pianopoli dove una giovane mamma, Sara Lucia, assistita da due ostetriche, Silvia Puntillo e Rosa Campobasso (entrambe professioniste del gruppo Roel: Ostetriche a domicilio), ha messo al mondo la piccola Alyson. Un’esperienza molto forte ed intima dai molteplici privilegi per mamma e bimba.«Ho avuto una brutta esperienza con il primo figlio in ospedale – ci racconta Sara– ho allora deciso di partorire in casa, mi sono informata e documentata e poi tramite internet sono arrivata al gruppo Roel». Un’esperienza intensa e forte ma allo stesso tempo condotta in estrema sicurezza.«È stato un parto più vicino a come avverrebbe in natura – spiega ancora Sara – sono stata rispettata, ho avuto i miei tempi. La bimba non ha dovuto subire il distacco dalla mamma, il cordone ombelicale lo abbiamo tagliato dopo tre ore, è stata con me pelle a pelle per dodici ore».Ad assisterla e a darle forza anche il marito Stefano che è potuto starle accanto sin dal travaglio apprezzando anche lui il coinvolgimento totale nel parto con la moglie. E in Calabria sono in aumento le richieste di partorire in casa. «Sono donne che vogliono una nascita rispettata – ci spiega Silvia Puntillo - i tempi del travaglio e della nascita vengono rispettati, non c’è medicalizzazione, tutto avviene nella maniera più fisiologica possibile. Spesso si tratta di donne che hanno avuto già figli e con esperienze negative.Nel 2014 le associazioni “Dall’Ostetrica” e “Infanzia e adolescenza Gianni Rodari”, dando seguito alle richieste di diverse donne, hanno proposto una legge regionale per il rimborso del parto a domicilio, che permetterebbe anche di avere la libera scelta del luogo in cui partorire. La legge è passata in commissione sanità e non ci sono problemi dal punto di vista finanziario, manca solo  l’ultimo step del consiglio regionale.