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mercoledì 5 febbraio 2020 | 07:59
Cronaca

'Ndrangheta, nuovo colpo al clan dei Piscopisani di Vibo: sequestro beni per 2,5 milioni - Notizie

Tra i reati contestati agli indagati: estorsione, traffico e spaccio di droga, intestazione fittizia di beni, detenzione illegale di armi 

di Redazione

Operazione Rimpiazzo

Nuovo colpo per il clan di 'ndrangheta dei Piscopisani. La Polizia di Stato, attraverso l’attività del Servizio centrale operativo e delle Squadre mobili di Vibo Valentia, Catanzaro e Bologna, ha eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro nei confronti di alcuni esponenti del clan dei “Piscopisani” arrestati, lo scorso 9 aprile, nell’ambito dell’operazione “Rimpiazzo”.

I reati contestati

Il provvedimento ablatorio riguarda numerosi beni mobili e immobili, nonché società e imprese individuali, ubicati nelle province di Vibo Valentia e Bologna, nonché quote societarie, la cui titolarità è riconducibile a persone indagate, a vario titolo, per i reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione, danneggiamento, favoreggiamento personale, detenzione e porto illegale di armi ed esplosivi, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti e intestazione fittizia di beni, tutti aggravati dal metodo mafioso.

I beni sequestrati

Fra i beni sequestrati anche il locale “Mamma non Vuole”, ubicato in piazza Michele Morelli di Vibo Valentia e di proprietà di Benito La Bella, accusato di associazione mafiosa (clan dei Piscopisani) in qualità di persona di fiducia di Rosario Fiorillo, alias “Pulcino”. Gli viene poi contestata l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al narcotraffico (oltre a singoli episodi di spaccio di stupefacenti) e il concorso in estorsione aggravata dalle finalità mafiose.

 

I provvedimenti hanno colpito le quote societarie della Ritadele sas riconducibile a Giovanni Battaglia, 37 anni (detenuto); fabbricati, terreni e azienda Brogna auto di Giuseppe Brogna, 62 anni (detenuto); appartamenti e terreni di Stefano Farfaglia, 37 anni (detenuto); Fabbricati e il panificio San Pio di Nazzareno Fiorillo, 55 anni (detenuto); appartamenti tra Vibo e Bologna intestati a Maria Concetta Immacolata Fortuna, 62 anni e infine il Baretto sito a Piscopio di Nazzaro Galati, 30 anni.