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venerdì 26 giugno 2015 | 10:31
Politica

Giornata del rifugiato a Lamezia VIDEO - - Notizie

Si è celebrata a Lamezia la Giornata del Rifugiato. Un evento importante tra bilanci e nuovi importanti pericoli all’orizzonte

di Tiziana Bagnato

«Vi chiedo di accogliere tutti coloro che come me vengono da un popolo perseguitato affinché non diventino apolidi». E’ racchiusa forse anche solo in questa frase l’importanza dei sistemi di accoglienza dei rifugiati politici e richiedenti asilo. Una rete importante che nel territorio calabrese ha degli esempi di eccellenza, come gli Sprar di Lamezia e Miglierina. Se ne è parlato nella città della Piana durante l’evento “Io sono in Italia” che si è tenuto in occasione della giornata mondiale del Rifugiato, seppur con qualche giorno di ritardo rispetto alla data ufficiale.

Tanti gli operatori del settore intervenuti, dal responsabile degli Sprar locali Roberto Gatto, a quello  dell’ Arci Antonio Scaramuzzino, al cooperante e ricercatore Edgar Serrano, al responsabile dell’Associazione “Un ponte per” Domenico Chirico, fino al vice prefetto Gallo, e al responsabile immigrazione, già vice presidente Arci, Filippo Miraglia.

Per Serrano l’Europa si rifiuta di andare alla radice del problema. Così  le multinazionali acquisterebbero in modo massiccio terreno coltivabile a basso costo nei paesi a sud del mondo, togliendo alla popolazione la possibilità di alimentarsi.  Ma c’è di peggio. Secondo Domenico Chirico una delle organizzazioni che gestisce in Libia il traffico dei barconi avrebbe già tentato una trattativa con L’Europa, chiedendo di essere riconosciuto come soggetto politico per avanzare delle richieste in cambio di una tregua. Insomma, il concetto di umanità sembra essere in via d’estinzione.