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mercoledì 25 marzo 2020 | 17:33
Cronaca

Rifiuti pericolosi interrati nel Lametino, in dieci a processo immediato - Notizie

L’operazione Quarta copia portò alla luce l’occultamento di scarti, anche di tipo ospedaliero, nelle discariche del territorio, poi risultate contaminanate 

di Redazione

Senza udienza preliminare, considerata superflua visto il quadro indiziario, entrerà direttamente nel vivo il 7 aprile prossimo il processo scaturito dall’inchiesta Quarta Copia condotta dalle procure di Lamezia e Catanzaro. In dieci andranno a processo immediato: Maurizio Antonio Bova, Angelo Romanello, Domenico Antonio Sacco, Assunta Villella, Giuseppe Parisi, Giuseppe Liparota, Gianfranco Liparota, Felice Antonio Liparota, Pasquale Gabriele e Felice Gabriele.

 

L’operazione, venne condotta dalla Polizia di Stato, su delega della Dda di Catanzaro, e portò all’esecuzione due distinte ordinanze di custodia cautelare per attività organizzata finalizzata al traffico illecito di rifiuti ed inquinamento ambientale. Le indagini, condotte dalla squadra mobile di Catanzaro e dal commissariato di Lamezia Terme, supportate da intercettazioni telefoniche, avrebbero fatto emergere l’esistenza di vero e proprio sistema criminale che gestiva in modo illecito la filiera del recupero e dello smaltimento dei rifiuti sversati all’interno di discariche abusive nel comprensorio lametino.

 

In particolare, gli scarti interrati formalmente dovevano andare ad una società con sede a Gizzeria, la Ecoloda, in realtà sotto sequestro. I rifiuti arrivavano dalla Campania e dai rilevamenti effettuati risulta che siano stati sversati nel terreno anche rifiuti ospedalieri e farmaci, in particolari antibiotici.I monitoraggi effettuati successivamente portarono ad individuare in quelle aree percentuali di idrocarburi C>12 e arsenico superiori alle soglie consentite.