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martedì 5 maggio 2020 | 20:58
Economia e Lavoro

La disperazione degli ambulanti: «Non ci fanno credito, come ripartiamo?» - Notizie

VIDEO| I commercianti dovrebbero tornare in strada il prossimo 18 maggio. Per ricominciare devono comprare la nuova merce ma sono senza soldi: gli aiuti non arrivano e andare in banca si rivela inutile

di Francesca  Lagatta

Tra le categorie maggiormente colpite dall'attuale crisi economica, c’è anche quella dei venditori ambulanti, quei commercianti che vendono la propria merce in modo itinerante e che sono l'anima di mercati, sagre e feste. Come per tutti gli altri, anche per loro la pandemia del coronavirus ha determinato una battuta d'arresto delle attività e ora chiedono aiuti e attenzioni per poter ripartire. «Non abbiamo più nemmeno i soldi per mettere la benzina nei furgoni, come faremo per ricominciare a lavorare?», ci dice Gerardo Policastro, presidente dell'Ana Alto Tirreno cosentino (Associazione Nazionale Ambulanti), che insieme ai colleghi non sa nemmeno se e quando potrà: «Teoricamente dovremmo ricominciare il prossimo 18 maggio, ma molto dipende dai sindaci di ogni singola comunità e finora nessuno ci ha interpellato, fatta eccezione per il sindaco di Praia a Mare, Antonio Praticò, che vedremo nei prossimi giorni».

«Le banche non ci guardano in faccia»

Molti ambulanti hanno ricevuto il bonus da 600 euro inviato dal governo, ma è stato appena sufficiente per procurarsi da vivere. «In molti casi - afferma Roberto Pepe, segretario Ana Alto Tirreno cosentino - bisognerà procurarsi la merce estiva ancora prima di ritornare a lavoro, ma senza soldi i fornitori non ci faranno alcun credito». Così qualcuno ha pensato bene di chiedere aiuto alle banche, ma con scarsi risultati. «Non ti guardano neppure in faccia», dice Policastro. A queste parole fanno eco quelle di Pepe: «E' vero, il governo parla di aiuti, dei famosi 25mila euro alle imprese, ma poi quando ti rechi in banca ti chiedono mille garanzie e alla fine non riesci ad accedere ai fondi».

Monta la protesta

E' una situazione veramente drammatica quella che vivono in queste ore Gerardo e colleghi: «Anche la Regione Calabria aveva promesso aiuti, ma finora noi non abbiamo visto niente. Siamo rovinati». Poi conclude: «Di questo passo ci toccherà rimettere in moto i camion e andare a parcheggiarli sotto la sede della presidente Jole Santelli o davanti ai Comuni della costa. E' come se noi venditori ambulanti non esistessimo, così non possiamo continuare».