«Altro che angeli ed eroi, ai 19mila operatori sanitari destinata una miseria» - Notizie
Dura presa di posizione del sindacato Nursing Up che ha deciso di non firmare l'accordo: «Elemosina umiliante»
di Redazione
«La Regione Calabria visto lo straordinario e gravoso impegno profuso dai lavoratori del Servizio sanitario regionale, che fra l’altro operano con una riduzione d’organico imposta dal Piano di rientro dal debito sanitario, ha deciso di destinare agli operatori sanitari, quelli definiti da tutti eroi e angeli, una miseria». Così in una nota il sindacato regionale Nursing Up.
«L’accordo, preconfezionato con Cgil Cisl e Uil, avrebbe come scopo quello di riconoscere il notevole lavoro svolto dagli operatori sanitari del Sistema sanitario regionale della Calabria in occasione dell’emergenza da Covid-19 e ristorare economicamente la costante esposizione al rischio biologico, prevede un contributo regionale di appena 2milioni di euro a fronte dei potenziali 16 milioni autorizzati dal Governo nazionale. Un elemosina francamente umiliante per i circa 19mila lavoratori interessati».
Il sindacato snocciola poi le cifre «al lordo degli oneri che si vedranno corrispondere gli operatori della sanità tramite apposita indennità, una tantum riferita a ben 4 mesi di lavoro (Marzo-Giugno): Rischio alto (a tutto il personale impiegato in attività Covid) 1830,24 euro; Rischio medio (a tutto il personale non direttamente impiegato in attività Covid) 833,57 euro; Rischio basso (al restante personale) 252,45 euro».
Il Nursing Up «così come ben altre 12 sigle sindacali autonome e di categoria (ivi comprese quelle della dirigenza medica) ha deciso di non firmare questo accordo perché:
Nursing up, così come ha fatto con il Governo nazionale in occasione della manifestazione del 4 luglio a Milano chiede alla regione Calabria rispetto».