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martedì 14 luglio 2020 | 17:00
Politica

Consiglio regionale al via con 5 ore di ritardo e con la Giunta assente - Notizie

In un  palazzo Campanella sempre blindato per le misure anticovid è cominciata la riunione che dovrà pronunciarsi sulle dimissioni di Callipo. Caos sull'ordine del giorno per consentire l’emanazione di bandi nel mese di agosto

di Riccardo Tripepi

Il consiglio regionale della Calabria

Giornata di ordinari ritardi, assenze e disguidi a palazzo Campanella che è rimasto blindato per le misure anticovid seppure i contagi siano da mesi sotto controllo. Per la terza volta consecutiva manca la governatrice Jole Santelli che continua a snobbare palazzo Campanella e, anzi, proprio all’inizio dei lavori ha chiamato fuori dall’Aula gli assessori presenti Talarico, Spirlì, De Caprio e Orsomarso per una riunione della giunta in video conferenza.

E, così, con circa 5 ore di ritardo, la riunione dell’Assemblea ha avuto inizio con i banchi della giunta completamente vuoti. Anche questo un altro inedito regalato da questa inedita legislatura.

Letti i verbali della seduta precedente, si comincia subito con il primo pasticcio. Nonostante la lunga discussione in Conferenza dei capigruppo che ha provocato il ritardo nell’inizio dei lavori, Tilde Minasi chiede l’inserimento di un ordine del giorno sulla questione migranti. Trovando l’opposizione del centrosinistra che dichiara di non conoscerne il contenuto. Sono in particolare Domenico Bevacqua (Pd) e Graziano Di Natale (Iric) a chiedere spiegazioni sulla nuova sorpresa arrivata in Aula.

Come se non bastasse, tramite Pierluigi Caputo, la maggioranza prova a inserire un ulteriore ordine del giorno per consentire l’emanazione di bandi nel mese di agosto. Proposta che ha sollevato la vivace proteste di Nicola Irto e Carlo Guccione. In particolare Irto ha ricordato che la legge che impediva la pubblicazione di bandi di concorso ad agosto aveva lo scopo di evitare bandi a sorpresa e senza pubblicità. Guccione ha chiesto di evitare di fare arrivare fuori sacco provvedimenti che potrebbero minare la credibilità dell’Aula.       

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