Sezioni
Edizioni locali
Blog
martedì 21 luglio 2020 | 09:48
Cronaca

Operazione Imponimento, arrestato anche l’ex consigliere regionale Stillitani: tutti i nomi - Notizie

NOMI-VIDEO | Il noto imprenditore e politico di Pizzo risulta destinatario di una misura cautelare nell’ambito dell’inchiesta coordinata dalla Dda di Catanzaro e condota dalla Guardia di finanza. In totale sono 158 le persone coinvolte di cui 75 arrestate

Francescantonio Stillitani, 66 anni, già assessore regionale e sindaco di Pizzo, figura tra i 158 indagati dell’inchiesta “Imponimento” della Guardia di finanza con il coordinamento della Dda di Catanzaro che, questa mattina, ha portato all’arresto di 75 persone sull’asse Calabria-Svizzera. Con alle spalle un lungo impegno politico, Stillitani è un imprenditore del settore turistico e agricolo con interessi nell’area di Pizzo al confine tra le province di Vibo e Catanzaro. Nel 1993 inizia ad occuparsi di politica. Diventa sindaco di Pizzo e viene rieletto a larga maggioranza nel ’97. Nel ’94 è il primo commissario provinciale di Vibo del Ccd, rimanendo in carica, successivamente da presidente, fino al 2001 quando il Ccd confluisce nell’Udc. Nel 2001 si dimette da primo cittadino di Pizzo in quanto viene nominato assessore regionale ai Trasporti nella Giunta Chiaravalloti. Incarico in giunta regionale, con delega al Lavoro, che assunse anche nel corso della legislatura guidata da Giuseppe Scopelliti. Nel 2003 il suo addio alla politica. Nella medesima inchiesta della Guardia di finanza risulta indagato anche il fratello Emanuele.

 

In corso di esecuzione in Italia e in Svizzera 75 provvedimenti restrittivi nei confronti di importanti esponenti della criminalità organizzata vibonese. Complessivamente indagati 158 soggetti. Eseguiti sequestri di beni per 169 milioni di euro.

 

Dalle prime luci dell’alba oltre 700 finanzieri del comando provinciale di Catanzaro e del Servizio centrale investigazione criminalità organizzata di Roma, con il supporto dei reparti del comando Regionale Calabria, in simultanea con la polizia giudiziaria federale di Berna, stanno eseguendo una imponente operazione internazionale di polizia coordinata e diretta dalla procura di Catanzaro e dall’autorità giudiziaria elvetica, in un’azione comune contro la ‘ndrangheta e le sue proiezioni, nei confronti di diversi esponenti di affermate e risalenti famiglie della criminalità organizzata calabrese, operanti principalmente nel territorio che collega Lamezia Terme alla provincia di Vibo Valentia.

 

Sono stati arrestati, in contemporanea, in Italia e in Svizzera, 75 persone accusate, a vario titolo, di gravi delitti, fra i quali, associazione mafiosa, associazione dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, riciclaggio, fittizia intestazione di beni, corruzione ed altri reati, tutti aggravati dalle modalità mafiose.

 

L’operazione è il frutto di anni di intenso lavoro investigativo svolto nell’ambito di una Squadra investigativa comune (Joint Investigation Team) costituita presso Eurojust tra magistratura e forze di polizia dei due Paesi, cui hanno aderito, per l’Italia, la Procura Distrettuale Antimafia di Catanzaro e Reparti della Guardia di Finanza (Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Catanzaro e S.C.I.C.O. di Roma) e, per la Svizzera, la Procura della Confederazione Elvetica di Berna e la Polizia Giudiziaria Federale di Berna.

 

I dettagli dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle 11, al comando provinciale della Guardia di finanza di Catanzaro, alla presenza del procuratore Nicola Gratteri, del procuratore aggiunto Vincenzo Capomolla e dei vertici regionali e dello Scico della Guardia di finanza.

 

Fra gli indagati i fratelli Rocco e Tommaso Anello, ritenuti al vertice dell’omonimo clan di Filadelfia (arrestati), Domenico Bonavota (latitante), ritenuto fra i capi dell’omonimo clan di Sant’Onofrio, i fratelli Giuseppe e Vincenzino Fruci di Acconia di Curinga. Indagato l’avvocato ed imprenditore Vincenzo Renda, 49 anni, di Vibo Valentia. Arrestati anche Domenico Ciconte di Sorianello (imprenditore boschivo), il costruttore Francesco Caridà di Pizzo Calabro. Indagato a piede libero Francesco Crigna di Parghelia per intestazione fittizia di beni.

 

LEGGI ANCHE: Traffico di droga, maxi operazione della Guardia di finanza tra Lamezia e Vibo: 75 arresti

 

Gli indagati