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mercoledì 2 settembre 2020 | 11:35
Economia e Lavoro

Call center Crotone, Tallini al Governo: «Salvi i 107 posti di lavoro a rischio» - Notizie

Il presidente del consiglio regionale invoca la “soluzione Casarano” anche per i dipendenti della Abramo customer care. «Si applichi la clausola sociale»

di Redazione

Domenico Tallini

«Si faccia come a Casarano un anno fa e si salvino i 107 posti di lavoro del call center di Crotone. In Puglia, l'applicazione della “clausola sociale” permise un accordo soddisfacente con il passaggio dell'intera forza lavoro impegnata sulla commessa Enel Mercato Libero da Call&Call al colosso Covisian. Ben 423 operatori hanno così mantenuto l'articolo 18, gli scatti di livello, l'anzianità di servizio, il monte ore individuale. E, cosa di non poco conto, il posto di lavoro vicino all'abituale sede di lavoro, nella zona industriale di Casarano. Per Crotone bisogna fare allo stesso modo».

Lo dichiara il presidente del consiglio regionale Domenico Tallini in merito alla vertenza che interessa i 107 lavoratori per i quali la "Abramo Customer Care" ha avviato la procedura di licenziamento.

«Si trovi soluzione»

«Governo, aziende e sindacati – aggiunge – possono trovare rapidamente una soluzione. E anche il sindaco di Roma, Virginia Raggi, non si giri dall'altra parte perché rappresenta la stazione appaltante del servizio che è passato dalla Abramo Customer Care al Consorzio Leonardo. Faccia rispettare gli accordi».

 

«Non entro nel merito della decisione aziendale, poiché questa è stata dettata dalla perdita della commessa Roma Capitale a cui sono legati questi posti di lavoro. A me interessa – specifica Tallini – il futuro di più di un centinaio di famiglie che corrono il serio pericolo di perdere il lavoro e la fonte di sostentamento proprio in uno dei periodi più difficili del Paese a causa del Covid. Dobbiamo scongiurare un dramma collettivo che impoverirebbe il già debole tessuto economico ed occupazionale di Crotone e della Calabria. Gli strumenti per risolvere la crisi ci sono. Occorrono solo determinazione e volontà. Rivolgo un appello, in tal senso, ai ministri del lavoro Catalfo e dello sviluppo economico Patuanelli. Si faccia come a Casarano. E presto».