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lunedì 7 settembre 2020 | 09:23
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Scuola al via in alcune regioni, Azzolina: «Un segno di rinascita per il Paese» - Notizie

La campanella stamattina è suonata in Alto Adige ed anche a Vo' Euganeo, una delle prime zone rosse in Italia. Tra le ultime a veder rientrare i ragazzi sui banchi, la Calabria il 24 settembre

di Redazione

La maggior parte degli studenti italiani torneranno sui banchi il 14 settembre, ma in alcune zone del Paese la prima campanella è già suonata. Scuole aperte da oggi, infatti, in Alto Adige che ha inaugurato così l'anno scolastico post Covid. Sono 91.797 in tutto i bambini e ragazzi che questa mattina sono tornati all'asilo e sui banchi di scuola dopo una pausa durata dal marzo scorso, ovvero esattamente sei mesi.

 

Ieri è stato l'ultimo giorno di vacanza, oltre che per i ragazzi dell'Alto Adige, anche per quelli di Vo' Euganeo (Padova) - unica eccezione in Veneto -, una delle prime zone rosse in Italia, che il 14 riceverà la visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. E non solo: la campanella stamattina è suonata anche Mortara, nel Pavese, dove c'è un istituto comprensivo che ha deciso di giocare d'anticipo e di ricominciare le lezioni una settimana prima del previsto. ll Piemonte avrà l'eccezione del comune di Valdengo, nel Biellese, che ha annunciato di voler aprire già oggi.

 

«La ripartenza della scuola è un segno di rinascita per il Paese», ha affermato la ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina, questa mattina ad Agorà su Rai3. «Essere accusati di ritardi è ingiusto, in due mesi consegneremo 2,4 milioni di banchi, Arcuri sta lavorando e tanti banchi sono già arrivati, via via arriveranno altri e a settembre la scuola primaria sarà quasi tutta coperta», ha aggiunto.

 

In altre regioni, poi, quella del 14 settembre non sarà la data di rientro sui banchi: in Friuli si tornerà a scuola il 16, in Sardegna il 22, in Puglia e Calabria il 24. A queste si sono accodate nelle ultime settimane la Basilicata e l'Abruzzo che hanno deciso di riaprire il 24 settembre, anche per evitare di aprire le scuole il 14, chiuderle subito dopo per le elezioni fissate il 20 e 21 settembre e dover procedere a nuove sanificazioni dei plessi scolastici. A queste rischia di unirsi la Campania: il governatore Vincenzo De Luca ha detto che «alle attuali condizioni, lunedì – ossia oggi - formalizziamo il rinvio dell'apertura dell'anno scolastico».