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domenica 20 settembre 2020 | 13:57
Cronaca

Asp Reggio, non c’è il presidente della commissione medica e la patente diventa un miraggio - Notizie

VIDEO | La commissione locale "idoneità alla guida" è bloccata dalla mancata nomina e ha un arretrato di 2400 pratiche. Il racconto di Angela, che per riavere il documento deve lottare contro la malaburocrazia (ASCOLTA AUDIO)

di Agostino Pantano

«Se fate la domanda oggi, se ne parla il prossimo anno per essere chiamati a visita». Ci rispondono così allo sportello della “commissione medica locale idoneità alla guida” – organismo dell’Asp di Reggio Calabria – quando andiamo a chiedere il perché degli enormi ritardi che denuncia Angela (nome di fantasia). «Sono stata fermata ad un posto di blocco – afferma la donna che vuol mantenere l’anonimato – e dopo l’alcol test mi è stata ritirata e sospesa la patente per un anno. Allo scadere della sanzione, la procedura prevede che io debba sostenere una visita medica: fatta la domanda a giugno scorso, attendo ancora di essere convocata».

 

Nella sede di via Palamolla a Reggio Calabria, il disservizio in cui è incappata Angela non viene solo confermato. «Abbiamo un arretrato di 2400 pratiche – sostiene una impiegata – perché la commissione è chiusa da quando a ottobre è andato via il presidente». C’entra poco l’emergenza covid, quindi: le visite non si fanno perché medici e impiegati sono bloccati dalla mancata nomina, e quando si riuniscono, se si riuniscono, devono smaltire l’arretrato che si era cominciato ad accumulare da molto prima del lockdown. «Ci sono tanti che vanno a fare la visita a Vibo – conclude amaramente l’impiegata – là mi dicono che dopo una settimana chiamano».

 

Ma siccome sembra impossibile che sia solo l’alcol test a fare cosi tante vittime, abbiamo chiesto all’avvocato Renato Vigna di spiegarci quanti altri possono trovarsi ad attendere una visita dopo la sospensione della patente. «In teoria – afferma il legale di Palmi – tutti quanti possiamo incappare in una sanzione del genere, oppure avere impedimenti momentanei, anche di salute, che comportano la dichiarata impossibilità a guidare, e l’obbligo di essere valutati nel caso in cui si voglia tornare alla guida di un qualunque mezzo: questa commissione serve a tutti».

Non è certo che essere dirottati verso altre Asp risolva il problema, ma, mentre del ritardo nella nomina del nuovo presidente va chiesto conto ai vertici dell’Asp, intanto, patentati indignati e legali perlustrano altre strade.

«Qui – sostiene l’avvocato Vigna – non è leso soltanto un diritto soggettivo visto che si creano situazioni in cui la mancata restituzione della patente comporta un danno, ad esempio sul lavoro e in qualsiasi attività in cui è indispensabile guidare, che pregiudica situazioni più complesse. A mio avviso, visto il ritardo straordinario, che non è tollerabile poiché dipende da una non scelta che invece è obbligatoria, potrebbero configurarsi anche azioni da denunciare in base al diritto penale».