Sezioni
Edizioni locali
Blog
lunedì 28 settembre 2020 | 14:01
Cronaca

Commissione antimafia a Catanzaro, Morra: «Tra i calabresi tanti evasori fiscali» - Notizie

VIDEO | Auditi magistrati e forze dell'ordine. Il presidente dell'organismo parlamentare ha sottolineato le discrepanze tra dichiarazioni dei redditi e reale tenore di vita, ma anche le omissioni nei controlli

di Luana  Costa

«È emersa la coscienza che la Calabria debba tornare ad essere un'emergenza nazionale perchè la diffusione del fenomeno criminale, e in particolare 'ndranghetistico, è tale per cui non si può più soprassedere o rinviare». Questa la sintesi restituita dal presidente della commissione parlamentare antimafia, Nicola Morra, al termine della giornata di audizioni a Catanzaro. In mattinata sono stati sentiti il prefetto Maria Teresa Cucinotta, i vertici delle forze dell'ordine, il capo della sezione operativa della Dia, il presidente della Corte d'Appello Domenico Introcaso e il procuratore generale Beniamino Calabrese.

'Ndrangheta silente

«In questo Paese non si parla a sufficienza di criminalità di stampo mafioso», ha continuato il presidente Morra.«Quella calabrese si è imposta perchè ha scelto sempre modalità silenti che consentono di lavorare senza che vi sia chiara percezione. E però il livello di infiltrazione e di contaminazione dell'economia sana, privata o pubblica, è tale da indurre tutta la politica nazionale a prestare un'attenzione ben diversa alla Calabria. Non è poi solo un problema di carattere economico nel corso delle audizioni si è fatto cenno anche a fenomeni che rinviano alla religiosità popolare. Sappiamo che il consenso alcune organizzazioni lo cercano sfruttando credenze e fedi antichissime». 

Controlli fiscali blandi 

Secondo quanto riferito da Morra, nel corso delle audizioni mattutine si è affrontato anche il tema della legge sullo scioglimento dei Consigli comunali: «Ha tanti limiti perchè consente a tanti ex amministratori coinvolti in precedenti scioglimenti di poter tornare alla ribalta tranquillamente».Si è poi parlato anche di importanti omissioni operate da amministratori pubblici, non giudiziari, votati a controllare evasioni fiscali. «Un fenomeno che riguarda tantissime categorie anche e soprattutto gli specialisti della giustizia che potrebbero trarre vantaggio da situazioni anomale; penso, ad esempio, al gratuito patrocinio. C'è tanto da lavorare - ha aggiunto ancora il presidente della commissione parlamentare -. Ricordo che la criminalità organizzata si nasconde dietro l'evasione fiscale. I calabresi hanno dichiarazione dei redditi basse salvo poi avere consumi inspiegabili». Nicola Morra ha chiarito inoltre che alcune segnalazioni sono giunte alla commissione antimafia in ordine a presunte "distrazioni" nei controlli dell'Agenzia delle entrate.