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venerdì 9 ottobre 2020 | 14:20
Economia e Lavoro

Corigliano-Rossano, l'ex centrale Enel in un piano nazionale per le riconversioni - Notizie

VIDEO | L'impianto di Sant’Irene potrebbe rientrare tra i siti industriali da smantellare e bonificare grazie ai fondi europei. Sulla questione si sono confrontati i dirigenti aziendali e i rappresentanti del Pd

di Matteo Lauria

Preannunziata l’attivazione di un tavolo nazionale per la riqualificazione dei siti energetici all’interno del quale si valuteranno le decisioni da assumere anche per quanto attiene il sito di Corigliano Rossano. È quanto è emerso nel corso di un incontro tenuto questa mattina in centrale, a porte chiuse, alla presenza di  Carlo Guccione, responsabile nazionale Dipartimento “Crisi industriali” del Pd, del responsabile nazionale del Dipartimento Lavoro del Pd, Marco Miccoli, e del presidente della Provincia di Cosenza, Franco Iacucci. I tre hanno interagito con i dirigenti di Enel e con altre rappresentanze istituzionali locali.  

Bonifiche e riconversioni con i fondi europei

Sono 21 i siti di Centrali di produzione di energia elettrica, di proprietà dell’Enel, dislocati in tutt’Italia. L’ex centrale Enel di Corigliano Rossano fa parte dei siti dismessi e che devono essere riconvertiti. Dopo il fallimento del progetto Futur-e si pensa di inserire il sito jonico nell’ambito delle risorse messe a disposizione dall’unione europea. L’obiettivo è produrre indotto e occupazione mediante la produzione di energia rinnovabile.

Enel disponibile a collaborare con il Comune

Da mesi è in atto la smobilitazione dei 4 impianti a olio combustibile tramite un’azienda privata. Enel è intenzionata a tenere in vita i 4 turbogas alimentati a metano da utilizzare solo in casi di emergenza nazionale. Si ipotizza la realizzazione di un impianto di celle a idrogeno per accumulo di energia, utile a ottimizzare la rete, e a un impianto fotovoltaico. Manifestata la disponibilità di Enel a collaborare con il Comune di Corigliano Rossano al fine di affrontare la questione del posizionamento della centrale collocata in una zona baricentrica delle due ex città di Corigliano e di Rossano. E di trovare una soluzione per quanto riguarda la realizzazione di un eventuale lungomare.