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lunedì 12 ottobre 2020 | 22:52
Economia e Lavoro

Corigliano-Rossano, ritardi nel terzo settore: l’ambito territoriale perde 688mila euro - Notizie

VIDEO | Alla presenza dell’assessore regionale Gianluca Gallo si è tenuto un importante incontro sul welfare

di Matteo Lauria

Nuovo welfare in Calabria. È il titolo di un incontro tenuto nelle ultime ore al centro di eccellenza di Corigliano e al quale ha preso parte l’assessore regionale al welfare Gianluca Gallo. È stata anche l’occasione per mettere in luce una serie di disagi che ruotano attorno al terzo settore ma anche di muovere rilievi positivi come la legge quadro 328/2000 che riguarda la realizzazione del sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali. Ad introdurre i lavori Antonio Gioiello, presidente Associazione Mondiversi; sono intervenuti: Donatella Novellis, assessore alla cultura e solidarietà; Saveria Cristiano, dirigente regionale politiche sociali; Tina De Rosis, responsabile politiche sociali Comune di Corigliano Rossano; Marinella Alesina, presidente Anfass. Fari puntati all’avvio in Calabria della riforma che porta alla programmazione dei piani di zona e al passaggio delle competenze in materia di servizi sociali e del fondo sociale regionale dei comuni capiambito (in Calabria sono 32). Tra le proposte formulate la necessità di regolamentare le strutture sociali che saranno iscritte ad appositi albi.

Le criticità nel mondo del terzo settore

Nel corso dell’incontro sono state evidenziate una serie di criticità a partire dal riparto del fondo regionale che segue, a parere di alcuni relatori, criteri sbagliati, a tal punto da determinare sperequazioni tra i comuni. Come nel caso dell’ambito di Corigliano Rossano che ha perso 688.000,00 euro. I rilievi sollevati sono stati tanti, tra questi: integrazione socio sanitaria senza linee guida e protocolli operativi; assenza di un piano formativo degli operatori del pubblico e del privato; assenza di dati sulle reali condizioni di bisogno del territorio;indeterminatezza sulle risorse nazionali e locali, aggiuntive di quelle regionali, che andranno a costituire il fondo sociale locale.