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sabato 7 novembre 2020 | 14:27
Economia e Lavoro

L’alta cucina diventa d’asporto: così gli chef calabresi si organizzano nel lockdown - Notizie

VIDEO | Packaging accattivante, piatti gourmet come quelli del ristorante: ecco come cambia il modo di fare ristorazione degli chef Michelin

di Emily Casciaro

Prima del lockdown non aveva mai neanche pensato ad un servizio di questo tipo, ma la situazione lo ha portato a elaborare proposte creative, gustose e divertenti. Naturalmente da asporto. E così chef Michele Rizzo, da anni con il suo ristorante sulla guida Michelin, tra i giovani cuochi calabresi più promettenti ed apprezzati, si è adeguato ai tempi. E porta i propri piatti sulle tavole dei cosentini, buoni come se fossero serviti al ristorante.

«L’idea è nata per far portare a casa non il solito cibo precotto – dice chef Rizzo - ma tutto ciò che serviamo al nostro ristorante,  oppure dare la possibilità anche in ufficio di mangiare un pranzo veloce ma di qualità. La filosofia è sempre uguale, quella che sposiamo ogni giorno: il buon pescato del giorno, i legumi, i prodotti della nostra terra».

Asporto con stile

La squadra al completo, la cucina aperta nonostante il lockdown. Dalla tartare di gamberi di Schiavonea e caviale al tonno, alle mazzancolle porcini crudi e tartufo, fino al salmone con polvere di liquirizia. In speciali box, dal packaging accattivante, lo chef propone piatti studiati per arrivare perfetti sulle tavole dei clienti: senza dover essere neanche riscaldati.

Nuovi progetti

«Il servizio è partito abbastanza bene ed abbiamo avuto un’ottima risposta». Ma chef Rizzo, classe 1987,  lavora sempre a nuovi progetti. «Ci siamo appena dotati di un macchinario che ci permette di allungare la shelf life degli alimenti. I nostri piatti diventeranno quindi dei prodotti etichettati, lottizzati e pronti anche per una grande distribuzione, mini market, botteghe gastronomiche».