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sabato 7 novembre 2020 | 19:15
Cronaca

Dimissioni Cotticelli, lettera a Conte: «Calabria è Italia, non si governa come una colonia» - Notizie

Nella missiva promossa da Nicola Fiorita e Ida Dominianni e firmata da quasi 100 persone la fotografia di una classe politica regione preoccupata dell'immagine ma non dal disastro della sanità  

Nicola Fiorita

Una lettera aperta indirizzata al presidente del Consiglio Conte, ai ministri Gualtieri, Provenzano, Speranza e al viceministro Sileri. Il primo firmatario è Nicola Fiorita, docente all'università della Calabria. Nella missiva si mettono in risalto le disatrose condizioni della sanità regionale esortando i vertici del governo a prendere decisioni immediate per riporate in Italia la Calabria.

 

«La Calabria è in Italia - si legge nella lettera aperta - Tanto tuonò che piovve. Tanto indecente è stata la performance televisiva di venerdì sera del generale Cotticelli che il presidente del consiglio ha deciso come un razzo di rimuoverlo dal suo incarico, pur avendolo disgraziatamente riconfermato solo pochi giorni fa, e il generale stesso di levarsi finalmente di torno.

 

Siamo contenti. Ma non ci basta. In primo luogo. Che ci sia voluta un'inchiesta giornalistica - grazie, Titolo V! - per svegliare il presidente del consiglio è una buona notizia per l'informazione, ma una pessima notizia per la politica, nazionale e regionale, e quanto a quest'ultima, di governo e di opposizione.

 

A tutti i/le cittadini/e è chiarissima la situazione insostenibile che si è venuta a creare in Calabria fra la prima e la seconda fase dell'emergenza coronavirus (mancanza di un piano covid, mancata apertura di un centro regionale covid, mancato impiego dei fondi per l'emergenza pur erogati, mancato rafforzamento delle terapie intensive, debole sistema di tracciamento e via dicendo).

 

Ma per mesi non abbiamo sentito alzarsi alcuna voce - aggiungono i firmatari della missiva - né nel consiglio né nella giunta regionale, né da parte del centrodestra di governo né da parte dell'inesistente opposizione, né per correggere né per denunciare la situazione in questione, e nemmeno per rispondere a chi nella società civile non aveva mancato di denunciarla molto per tempo.

 

C'è voluta la - sacrosanta - dichiarazione della Calabria zona rossa per risvegliare un molto malriposto orgoglio del presidente per caso Nino Spirlì, del consiglio regionale e anche di molti calabresi. Per tutti costoro, il problema è la vergogna per lo stigma della zona rossa, non per le ragioni che l'hanno resa necessaria.

 

Il problema è riaffermare l'insularità di una regione eternamente fuori norma, non riportarla a una normalità vivibile. Il problema è nascondere la polvere sotto il tappeto, non ripulirla. Il problema è sollevare "il popolo" contro il governo, non garantire alla cittadinanza i servizi essenziali.

 

Il problema è l'immagine, - quell'immagine per la quale la regione commissiona spot cinematografici melensi al modico costo di 1.700.000 euro -, non il diritto alla salute. Su questa base il presidente del consiglio regionale ha convocato una seduta d'urgenza con un solo punto all'ordine del giorno: "Calabria zona gialla".

 

È una mossa che non ci rappresenta. Non ci interessa che la Calabria sia rossa o gialla o arancione. Ci interessa che possa affrontare l'emergenza covid con gli standard sanitari e sociali del resto del paese. Il presidente del consiglio ha ragione: «i calabresi meritano subito un nuovo commissario pienamente capace di affrontare la complessa e impegnativa sfida della sanità».

 

Ma meritano anche qualcos'altro. Meritano che tale commissario lavori con, e non contro, i medici e gli operatori della sanità che conoscono la realtà territoriale, le sue carenze ma anche le sue risorse e le sue eccellenze. Meritano un governo regionale che metta al primo posto la questione sanitaria e la smetta di pararsi dietro slogan grotteschi come quello dell'estate scorsa «in Calabria l'unico rischio che c'è è quello di ingrassare».

 

Meritano un'opposizione in grado di vigilare sull'operato della maggioranza e di informarli di conseguenza. E meritano un governo nazionale che in attuazione delle sue prerogative stabilite dal pur disastroso titolo V della Costituzione controlli in modo urgente e sistematico l'operato del nuovo commissario e la sua efficacia.

 

Caro presidente Conte, cari Ministri: la Calabria è in Italia. Non si governa con i generali come fosse una colonia. E sarebbe il caso di ricordarsene più spesso.

 

I firmatari

Nicola Fiorita – Ida DominijanniConni Aieta – CetraroSasà Albanese – SidernoMario Alberti – Melito Porto SalvoMarcello Barillà – CatanzaroSaverio Bartoluzzi – PizzoLuca Basile – CatanzaroNunzio Belcaro - CatanzaroAlfredo Borrelli - CutroGianmichele Bosco – CatanzaroAngelo Broccolo – Corigliano-RossanoLucrezia Bruno – CrucoliFortunato Cacciatore - CosenzaTuri Caminiti – BadolatoAlfredo Campagna – CatanzaroFiorella Cannata – TirioloEmanuele Carnevale - PaolaGiuseppe Campana – Corigliano-RossanoPasquale Capellupo – CropaniAlberto Carpino - CatanzaroLucia Celico – CatanzaroDanilo Chirico – Reggio CalabriaMarco Ciconte - CutroLaura Cirella – Reggio CalabriaMichele Conia – CinquefrondiMaria Joel Conocchiella – BriaticoVeronica Corasaniti - Satriano Salvatore Corea – CatanzaroMassimo Covello – Casali del MancoJasmine Cristallo –CatanzaroFrancesco Cuteri - CatanzaroDomenico Benedetto D’Agostino – Lamezia TermeMaria Teresa D’Agostino – Sant’Ilario sullo jonioFrancesca De Nisi - FiladelfiaAntonia Di Leo – Rocca ImperialeGiacomo Dominijanni - CatanzaroStefania Emmanuele - CivitaClaudia Foresta – CatanzaroSilvio Frascà – SidernoGregorio Gallello - GasperinaSilvio Gambino - RendeDanilo Gatto – CatanzaroViviana Gentile – CatanzaroAntonio Giglio – CatanzaroSilvio Greco – Vibo ValentiaSaverio Carlo Greco – CosenzaTommaso Greco – Caloveto/PisaMario Grisolia – AmendolaraRoberto Grisolia – AmendolaraAntonio Guerrieri – LocriGianluca Lamanna – Catanzaro/FirenzeGianfranco Macrì – San Vito sullo JonioIsa Mantelli – CatanzaroAndrea Mauro – CatanzaroGianni Merando – CatanzaroCristina Mazzei – PizzoStefano Montesano - CenadiClaudia Olivadese – CatanzaroOttavia Oliverio - CutroIsidoro Napoli – SidernoLara Nocito – CosenzaWalter Nocito – RendeBruno Palermo – CrotoneLuigi Pandolfi - SaracenaMimmo Panetta- SidernoCataldo Perri - CariatiCesare Perri – Lamezia TermeMargherita Perri – MelissaAngelica Perrone - CosenzaFrancesca Pesce – CrotoneRosario Piccioni – Lamezia TermeFernando Pignataro - CosenzaSilvio Primerano – Vibo ValentiaAlessia Prosperoso – CosenzaGiancarlo Rafele – CatanzaroMaura Ranieri - CatanzaroRaffella Rinaldis – Gioiosa marinaFederica Roccisano – SidernoAnna Roma – AmendolaraAlessio Roma – AmendolaraGraziano Roma – AmendolaraValerio Romano – Gioia TauroCarla Rotundo – CatanzaroUmberto Rotundo – CatanzaroMaria Saracino – AmendolaraSandro Scalercio – CosenzaPino Scarpelli - CosenzaFilippo Sestito – CrotoneVanessa Sità – CatanzaroGaetano Sorcale – DipignanoCarlo Spagnuolo – CarolopoliGianni Speranza – Lamezia TermeRossella Spinelli – Isola Capo RizzutoEnnio Stamile – CetraroFrancesca Tarantino - CatanzaroPietro Tarasi – San Giovanni in FioreRocco Tassone – PalataciEmanuela Trimarchi – CittanovaNancy Valente - PizzoGregorio Voci – BotricelloDamiano Viscomi - SatrianoDavide Corasaniti - Davoli

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