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sabato 12 dicembre 2020 | 10:03
Cronaca

Riapre l'asilo a Corigliano-Rossano, la proprietà: «L'ordinanza del sindaco inaccettabile» - Notizie

Dopo la sospensiva del Tar Calabria che congela il provvedimento del sindaco, la cooperativa privata proprietaria della scuola dell'infanzia chiarisce il perché del ricorso

di Matteo Lauria

Teresa Pia Renzo - Ricorrente al Tar

La scuola privata dell’infanzia di Corigliano-Rossano ha regolarmente ripreso le lezioni dopo la pronuncia del Tar Calabria che ha sospeso l’ordinanza sindacale demandando il merito della discussione al nuovo anno. Su questa vicenda, tuttavia, si è sollevato un polverone politico dal quale i ricorrenti vogliono prendere le distanze, precisando che la battaglia giudiziale intrapresa è solo ed esclusivamente da inquadrare nella tutela del diritto dei bambini all’istruzione. Chi parla è Teresa Pia Renzo, in qualità di rappresentante legale della Magnolia, società cooperativa sociale Onlus e gestore del Polo d’infanzia “Magnolia”, scuola d’infanzia paritaria e asilo nido accreditato. «L’emergenza Covid-19 sta esasperando le situazioni di disparità e ha creato condizioni di apprendimento e di educazione impari tra zone geografiche diverse. Lo vediamo con i provvedimenti che si stanno prendendo in questi giorni a livello nazionale, regionale e comunale».«La nostra scuola non ha mai registrato un contagio né di bambini che frequentano la struttura né di parenti strettamente correlati. È stato perciò un luogo sicuro e libero dal contagio da sempre. La proroga della chiusura di ogni ordine e grado, a partire dalla scuola materna, nel territorio comunale di Corigliano Rossano, avvenuta il 12 novembre con la motivazione secondo cui stavano crescendo i contagi tra i bambini (registrato un numero di 10 casi su una popolazione di circa 80.000 abitanti) è stata per me inaccettabile».  

Una battaglia in punta di diritto a tutela dei bambini

Indice puntato contro chi ha tentato di strumentalizzare una pronunzia che tocca temi delicati: «La mia non è una lotta contro nessuno, è solo la rivendicazione del diritto dei miei bambini, che mi stanno a cuore. Ieri mattina poterli vedere di nuovo felici ed entusiasti nel riprendere le loro attività quotidiane ha commosso me e le mie collaboratrici, dandoci una gioia che non pensavamo fosse possibile». «Agiamo con attenzione, valutiamo i singoli casi e laddove ci sono tutte le condizioni per lavorare, laddove vengono rispettate tutte le norme prescritte, come avviene nella mia scuola dove sono stati adottati tutti i provvedimenti necessari nel rispetto della normativa in materia di strutture per l’infanzia, allora permettiamo di aprire e di offrire i nostri servizi. Non celiamo dietro queste chiusure generalizzate i malfunzionamenti di alcune strutture che probabilmente non potrebbero neanche restare aperte in condizioni di normalità».