Sezioni
Edizioni locali
Blog
venerdì 8 gennaio 2021 | 09:24
Italia Mondo

Trump riconosce la sconfitta. Quinta vittima dopo l'assalto a Capitol Hill - Notizie

Morto un poliziotto rimasto ferito durante la manifestazione di protesta del 6 gennaio sfociata in un’irruzione alla sede del Congresso USA. Intanto l'ex governatore repubblicano ammette su Twitter la disfatta elettorale

di Redazione

Il presidente uscente USA Donald Trump

Un agente della polizia del Congresso è morto in seguito alle ferite riportate durante l'assalto dei fan di Donald Trump a Capitol Hill. Lo ha reso noto la polizia.

L'agente Brian Sicknick stava «rispondendo alle rivolte di mercoledì 6 gennaio al Campidoglio ed è stato ferito mentre si opponeva fisicamente ai manifestanti - si legge in una nota -. Tornato in caserma è poi crollato. Portato in ospedale è però morto in seguito alle ferite».

Intanto Donald Trump, per la prima volta dopo settimane e settimane di tentativi per ribaltare l'esito del voto, riconosce la sconfitta elettorale, pur senza mai citare Joe Biden. «Il Congresso ha certificato i risultati delle elezioni. Una nuova amministrazione sarà inaugurata il 20 gennaio. Il mio obiettivo ora è quello di assicurare una transizione dei poteri tranquilla e ordinata».

Il colpo di scena arriva con un video postato su Twitter in cui, il giorno dopo i tragici eventi dell'assalto al Congresso da parte dei suoi sostenitori, si rivolge agli americani condannando le violenze e lanciando un appello alla riconciliazione. «È l'ora di raffreddare gli animi e di ripristinare la calma. Bisogna tornare alla normalità dell'America», ha affermato il presidente uscente, parlando dalla Casa Bianca e usando parole dure contro i protagonisti delle violenze avvenute a Capitol Hill.

«Voi non rappresentate il nostro Paese. E coloro che hanno infranto la legge pagheranno», ha affermato, dicendosi scioccato da quanto accaduto e ribadendo come l'America deve essere il Paese del law and order. Stavolta nessun cenno ai presunti brogli e nessuna denuncia di elezioni truccate, ma solo un richiamo alla lotta per difendere la democrazia americana e assicurare l'integrità del voto: «Continuo fortemente a credere che dobbiamo riformare le nostre leggi elettorali per verificare davvero l'identità degli elettori e il diritto al voto e ripristinare la fiducia nel nostro sistema».