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martedì 12 gennaio 2021 | 15:19
Cronaca

«Consentire agli orfani bielorussi di tornare», il consigliere regionale Pitaro si rivolge a Conte - Notizie

L'esponente di maggioranza dell'assise chiede al premier di intervenire sulla situazione riguardante migliaia di orfani stranieri che a causa del Covid non riescono a ricongiungersi con le famiglie calabresi che li accolgono dagli anni '90   

di Redazione

Vito Pitaro

Il Covid non ha innescato solo un’emergenza sanitaria, ma anche una di tipo affettivo, con il rischio che migliaia di orfani stranieri non riescano a ricongiungersi con le famiglie calabresi che negli ultimi vent’anni hanno dato loro amore e sostegno.

È questo il fulcro della lettera inviata dal consigliere regionale Vito Pitaro al premier Conte, al ministro degli Esteri e all’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, chiedendo che l’Italia superi lo stallo che impedisce la soluzione del problema.

«È da agosto 2020 – scrive Pitaro nel suo appello - che sul tavolo del Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, è presente la lettera di garanzia che accompagna l’elenco delle famiglie adottanti minori orfani bielorussi. Il rischio, per queste ultime, è concreto: la mancata trasmissione delle liste, infatti, può definitivamente decretare la perdita delle adozioni ed i minori orfani bielorussi subirebbero un secondo ingiustificato abbandono, con conseguenze che potrebbero essere devastanti soprattutto sul piano psicologico. I soggiorni terapeutici che a partire dagli anni ‘90 in Italia, ed in altri Stati, consentono ai bambini di Chernobyl di fare ingresso nel nostro Paese nei periodi estivi e invernali hanno subito una vera e propria battuta d’arresto nonostante esista un protocollo di sicurezza per il contrasto alla pandemia da Covid - 19, predisposto da un Comitato Tecnico».

Da qui l’accorata richiesta affinché la situazione venga risolta: «Le istituzioni hanno il dovere di accogliere l’istanza di queste famiglie che non chiedono altro che continuare a donare amore ed un futuro migliore per i bambini».

«La convinzione - conclude - è che l’Italia continuerà a essere in prima linea per supportare le famiglie in questa nobile missione. Sono innumerevoli, infatti, i nuclei che hanno deciso di intraprendere un percorso adottivo e grazie alla disponibilità di tante famiglie italiane che si sono rese disponibili ad ospitare i bambini bielorussi. Al contempo va sottolineato che la nostra Carta costituzionale riconosce e garantisce il diritto inviolabile della famiglia come formazione sociale, così come l’articolo 24 della Convenzione Onu sui diritti dell’Infanzia. Sono certo, così come lo sono le famiglie interessate e le associazioni in loro sostegno, che ci sarà un impegno fattivo da parte del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, o del Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, per superare queste criticità che consentiranno a questi bambini di avere un futuro migliore, fatto di amore e di supporto».