Viola l’interdizione e partecipa a concorso Asp Vibo: ai domiciliari medico catanzarese - Notizie
Coinvolto in una precedente indagine, era stato interdetto nel marzo scorso. Ad agosto ha preso parte alla selezione indetta dall'azienda vibonese per un incarico dirigenziale, dichiarando falsamente di essere in servizio nonostante la misura cautelare
di Redazione
È finito agli arresti domiciliari Giuseppe Monterosso, 56 anni, di Catanzaro e medico già coinvolto in una precedente indagine culminata lo scorso marzo con l’emissione a suo carico della misura cautelare di interdizione dai pubblici uffici o servizi per dodici mesi.
Questa mattina, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro, su disposizione della Procura di Catanzaro, hanno infatti dato esecuzione a una ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal Gip del Tribunale di Catanzaro, Matteo Ferrante, nei confronti del medico ortopedico dell’azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio di Catanzaro.
Le indagini, dirette dal sostituto procuratore Veronica Calcagno con il coordinamento del procuratore aggiunto, Giancarlo Novelli, e del Procuratore della Repubblica, Nicola Gratteri, avevano consentito di accertare che il medico aveva falsificato la rendicontazione delle attività di servizio svolte tra marzo 2014 e febbraio 2015 presso l’IRCCS “Humanitas” di Rozzano (MI), ove era stato inviato in comando dall’azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio di Catanzaro per necessità di aggiornamento professionale e che, una volta rientrato alla sede catanzarese, in molteplici occasioni aveva utilizzato modalità fraudolente per certificare la propria presenza in servizio.
Dagli approfondimenti svolti dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria - Gruppo Tutela Spesa Pubblica della Guardia di Finanza di Catanzaro è ora emerso che nell’agosto del 2020 Monterosso aveva preso parte a una procedura di selezione pubblica indetta dall’Asp di Vibo Valentia, finalizzata al conferimento di un incarico dirigenziale di esperto in ortopedia e traumatologia, dichiarando falsamente di essere in servizio nonostante la misura cautelare (ancora valida) e la correlata sospensione disciplinare emessa dall’Azienda ospedaliera di appartenenza.
La condotta ha, quindi, evidenziato la necessità di una rimodulazione delle misure cautelari in atto e, pertanto, la Procura della Repubblica ha richiesto al Giudice per le Indagini Preliminari di Catanzaro l’aggravamento dell’interdizione dai pubblici uffici, commutata ora negli arresti domiciliari.