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venerdì 5 febbraio 2021 | 10:59
Cronaca

Asp Cosenza, bilanci falsi per ripulirli dai debiti: dirigenti indagati e allontanati dalla Calabria - Notizie

NOMI | Il procuratore Spagnuolo: «Abbiamo scoperchiato il vaso di Pandora». Il gip ha disposto l’applicazione della misura del divieto di dimora nei confronti dell’ex direttore generale Raffaele Mauro, del direttore delle risorse umane Remigio Magnelli e dei quadri Giovanni Lauricella e Luigi Bruno. In tutto sono 15 gli indagati (ASCOLTA L'AUDIO)

di Salvatore Bruno

Asp Cosenza, bilanci falsi per ripulirli dai debiti: dirigenti indagati e allontanati dalla Calabria

La Procura di Cosenza aveva chiesto gli arresti domiciliari nei confronti dei sei indagati, coinvolti nella operazione Sistema Cosenza, ordinata dal procuratore Mario Spagnuolo con il supporto del Comando provinciale della Guardia di finanza.  Il gip invece ha disposto l’applicazione della misura meno afflittiva del divieto di dimora. In tre non potranno rimanere in Calabria, altri tre dovranno lasciare il Comune di Cosenza.

I nomi degli indagati

Si tratta di dirigenti apicali dell’Asp di Cosenza, tra cui l’ex direttore generale Raffaele Mauro, il direttore delle risorse umane Remigio Magnelli, direttore Affari legali e contenzioso Giovanni Lauricella, ex direttore amministrativo Luigi Bruno, Maria Marano e Francesco Giudiceandrea. In particolare per Mauro, Bruno e Giudiceandrea è scattato il divieto di dimora in Calabria. Per gli altri, il divieto di dimora nel Comune di Cosenza. 

Altre nove persone  sono indagate. Per loro è scattata una richiesta di interdizione dai pubblici uffici. Per loro, il giudice per le indagini preliminari deciderà dopo avergli interrogati. Le accuse contestate sono abuso d’ufficio e falso in atto pubblico.

Le parole di Spagnuolo

«Abbiamo scoperchiato il vaso di Pandora -ha detto Spagnuolo – introducendo la conferenza stampa ancora in corso. Le indagini hanno consentito di far luce sulle dinamiche relative alla falsificazione dei bilanci dell’Asp  di Cosenza nel triennio 2015/2017, in maniera tale da risultare edulcorati rispetto alle reali perdite milionarie accumulate. Da allora poi, nessuno si è voluto più assumere la responsabilità di sottoscrivere documenti contabili viziati da gravi e reiterate irregolarità gestionali peraltro segnalate anche dai componenti del collegio sindacale dell’ente». La conferenza stampa è ancora in corso.