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lunedì 22 febbraio 2021 | 19:10
Cronaca

Diventa mamma e viene licenziata: «Desideravo un figlio e poi tornare a lavorare» - Notizie

VIDEO | La battaglia giudiziaria di Stella Bertucci: «Appena partorito ho ricevuto la comunicazione che avrei concluso la mia esperienza lavorativa». Il giudice ha riconosciuto il comportamento discriminatorio dell'agenzia

di Luana  Costa

Stella Bertucci ha 39 anni, da cinque è madre di un bambino venuto alla luce nell'agosto del 2016. A quella data lavorava già da cinque anni per una nota azienda ma assunta attraverso un'agenzia di somministrazione del lavoro. «Appena ho partorito ho ricevuto formalmente la comunicazione che da lì a 40 giorni avrei finito di lavorare» racconta. 

La battaglia di Stella 

In mano un contratto di lavoro a tempo indeterminato che, tuttavia, non è servito a garantirle la tutela dei propri diritti. «Ho scoperto che continuava a lavorare la persona che era stata assunta per sostituirmi soltanto nel periodo di maternità». Intraprende così una battaglia legale. Ed è oggi il giudice del lavoro a riconoscere un comportamento discriminatorio da parte dell'agenzia. «Non una scelta imprenditoriale insindacabile nell'aver preferito un'altra lavoratrice - spiega Danilo Colobraro, avvocato specializzato in diritto del lavoro - ma dettata da ragioni discriminatorie legate allo stato di gravidanza prima e maternità poi». 

Dati sconfortanti

Non una novità. Ancora diffusi attegiamenti discriminatori nei confronti delle donne che oltre all'affermazione professionale ambiscono alla maternità. «Purtroppo, è sufficiente consultare anche i dati Istat sulla difficoltà delle donne di reperire nuove occasioni di lavoro e di mantenerle poi, soprattutto in una condizione di parità con i colleghi uomini e con le colleghe donne che non si trovano in stato di gravidanza o non madri». Oggi Stella rivendica: «Semplicemente non credo che sia sbagliato desiderare di avere un figlio e poi di tornare al lavoro».