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venerdì 26 marzo 2021 | 14:50
Cronaca

Falso reportage di 'ndrangheta venduto per 425mila euro, 4 indagati per truffa - Notizie

Un'inchiesta giornalistica realizzata da un repoter spagnolo sulla crimininalità organizzata calabrese andata in onda sul canale Nove sarebbe del tutto falsa 

di Redazione

Un frame del repotage

Uno dei reportage della serie “Clandestino”, presentato come un’inchiesta esclusiva sulla criminalità organizzata italiana, con interviste a esponenti della 'ndrangheta e rivelazioni dei diretti interessati sarebbe un fake. È stato realizzato dal giornalista spagnolo David Beriain (che risulta indagato) e trasmesso da canale Nove nel novembre 2019. Un progetto costato alla società Discovery 425mila euro.

Ieri la Procura ha emesso un avviso di conclusione delle indagini preliminari e ha indagato quattro persone per truffa in concorso. Il canale, che risulta parte offesa, è stato indotto a credere che il reportage - come scrivono i carabinieri - «contenesse fatti realmente accaduti, filmati da reporter infiltratisi sotto copertura, rivelatisi invece frutto di una recita ad opera di attori appositamente scritturati». Le indagini sono partite grazie a un militare della compagnia Porta Magenta che durante la visione del programma si è accorto che un palazzo indicato come raffineria di cocaina a Milano, in realtà era un semplice condominio dove non c'era alcuna irregolarità.

Tra gli indagati c'è un italiano di 53 anni, pregiudicato per reati di corruzione, favoreggiamento, accesso abusivo a sistema informatico e rivelazione di segreto d'ufficio. Nel suo caso il provvedimento è stato notificato dalla compagnia carabinieri di Marcianise (Caserta). Destinatari anche il giornalista 43enne Beriain e i due responsabili di una società di produzione di documentari che vivono in Spagna, una 43enne e un 33enne.