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martedì 6 aprile 2021 | 11:13
Cronaca

Covid, a Cosenza arrivate 18mila dosi di Pfizer ma Guccione (Pd) rilancia l’allarme scorte - Notizie

VIDEO | Il consigliere regionale sottolinea la necessità di accantonare una parte delle disponibilità di farmaco per i richiami: «Per non rischiare di vanificare gli effetti delle prime somministrazioni»

di Salvatore Bruno

Non ci sono più alibi. Adesso che i vaccini Pfizer sono arrivati in quantità sufficienti a garantire i richiami ed anche a procedere con la somministrazione delle prime dosi a ottuagenari e fragili, bisogna imprimere un'accelerazione decisa alla campagna di prevenzione anti-Covid, in provincia di Cosenza.

Carico considerevole

All'Annunziata è finalmente arrivato un carico cospicuo del farmaco. Consegnati 16 vassoi da 195 fialoidi ciascuno per un totale di 18.720 unità. Un vassoio, pari a 1.170 dosi, rimane nella disponibilità dell'Azienda Ospedaliera. Il resto sarà affidato all'Asp cui spetterà il compito della distribuzione nei diversi distretti territoriali: Cosenza-Savuto, Rende e Media Valle del Crati, Tirreno, Alto e Basso Jonio, Esaro-Pollino.

L'allarme di Guccione

Una parte sarà certamente destinata ai richiami in sospeso e più volte rinviati nei giorni scorsi proprio per la carenza delle scorte. Il problema è stato sollevato in mattinata anche dal consigliere regionale Carlo Guccione, prima che fosse diffusa la notizia della maxi-fornitura. In una lettera indirizzata al commissario ad acta Guido Longo, Guccione ha segnalato le difficoltà nel completare il ciclo di vaccinazione nei centri dello Jonio cosentino. «Sono trascorsi oltre 30 giorni dalla prima dose e 2200 persone dell’alto jonio cosentino e 900 del medio e basso jonio attendono ancora di ricevere la seconda dose -  ha scritto l'esponente democrat - Ci è sempre stato detto, sia da Lei che dal presidente f.f. Nino Spirlì, che il 30 per cento delle dosi ferme nei frigoriferi sarebbe servito a garantire la seconda dose di richiamo. Mi chiedo, dunque, com’è possibile che ancora oggi oltre 3100 persone, solo nello Jonio cosentino, attendono la somministrazione della seconda dose».

Verso la soluzione

«Ritengo tutto ciò un fatto estremamente grave. Non possiamo rischiare di mandare all’aria un importante lavoro svolto dagli Enti locali e dai Distretti» ha poi sottolineato Carlo Guccione, sollevando dubbi sull'effettivo accantonamento di dosi di vaccino da destinare ai richiami. Dubbi più volte sollevati anche dalla nostra testata. L'odierna cosegna comunque, dovrebbe consentire di superare la criticità messa in evidenza da Guccione. Secondo quanto si è appreso, i due distretti dello Jonio cosentino saranno riforniti delle dosi necessarie per somministrare le seconde dosi agli ottuagenari in attesa, nel più breve tempo possibile.