Sezioni
Edizioni locali
Blog
martedì 13 aprile 2021 | 08:32
Italia Mondo

Roma, scontri e tensioni durante la protesta dei ristoratori: «Riaprite subito» - Notizie

Fumogeni e bombe carta alla manifestazione promossa per chiedere un allentamento delle misure: «Ristori inadeguati: ci stanno distruggendo»

Scontri a Roma, foto ansa

Scontri, fumogeni e bombe carta alla manifestazione organizzata nel pomeriggio di ieri dal movimento dei ristoratori “Io Apro”. Ci sono state alcune cariche di alleggerimento da parte delle forze dell'ordine per respingere il tentativo di alcuni manifestanti di forzare il blocco per raggiungere Montecitorio.

 

Un manifestante è stato colpito alle spalle da una bottiglia lanciata da un altro manifestante nel corso della protesta: soccorso, è stato trasportato in ospedale. Per i disordini alcune persone sono state identificate dalla polizia. Centro di Roma blindato e tutte le ztl chiuse per evitare assembramenti durante la manifestazione non autorizzata. Le forze dell’ordine hanno chiuso tutti gli ingressi che portano alla piazza di Montecitorio e i manifestanti si sono raggruppati a piazza San Lorenzo in Lucina e poi a piazza San Silvestro al grido di “libertà, libertà”.

 

«Ci stanno negando il diritto a manifestare - grida una signora proprietaria di un ristorante a Firenze - sarebbe questa la vostra democrazia?». «Fateci passare, fateci passare» dice Mohamed 'Momi' El Hawi, 34 anni, ristoratore di Firenze, leader del movimento 'Io Apro', che si è ammanettato in piazza San Silvestro chiedendo alle forze dell’ordine di far passare i manifestanti.

“Riaperture subito”, gridano i manifestanti. «Noi dobbiamo riaprire per i nostri figli. Perché alcune attività posso aprire e altre no? Se il Covid c’è, c’è per tutti» grida Sandra Di Bella, del movimento 'Ristoratori siciliani indipendenti', che indossa una sorta di elmo vichingo con le corna come Jake Angeli, uno dei manifestanti di Capitol Hill. «Speranza si deve dimettere, non possiamo andare avanti - aggiunge - Ci stanno distruggendo. Ora basta, i ristori non sono adeguati».