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giovedì 6 maggio 2021 | 12:59
Cultura

Ecco chi è Pino Aprile, il nuovo direttore di LaC News24: dagli scoop ai bestseller sul Sud - Notizie

Giornalista di lungo corso, ha collaborato con Sergio Zavoli e ha guidato Gente, uno dei principali settimanali italiani. Noto al grande pubblico per i suoi libri sul Mezzogiorno (ASCOLTA L'AUDIO)

di Redazione

«Fa' quel che devi, accada quel che può». Basterebbero queste parole, incastonate nel suo blog, Terroni, per descrivere al meglio la figura di Pino Aprile, nuovo direttore delle testate LaC News24 e LaCNews24.it.

Giornalista di lungo corso, saggista di successo con centinaia di migliaia di copie vendute e istrionico opinion leader, punto di riferimento di chi crede nel riscatto autentico del Mezzogiorno.

La carriera giornalistica

A vent’anni era già cronista alla Gazzetta del Mezzogiorno. Ha lavorato in Rai al settimanale di approfondimento del Tg1, TV7, e con Sergio Zavoli, nell’inchiesta a puntate Viaggio nel Sud; è stato vicedirettore di Oggi e direttore di Gente; velista, ha diretto il mensile Fare Vela.

La professione lo ha portato ovunque nel mondo e gli ha fatto incontrare i grandi del Novecento. Fu il primo a intervistare in carcere Alì Agca, l’attentatore di papa Giovanni Paolo II; l’unico a realizzare un reportage nell’allora impenetrabile Albania di Enver Hoxha; l’unico anche ad intervistare Nicu Ceausescu dopo la rivoluzione rumena; raggiunse i khmer rossi nella giungla cambogiana, quando non si sapeva più se fossero stati o no sterminati e in Germania il 9 novembre 1989 raccontò la caduta del muro di Berlino.

L'attività di saggista

Il grande pubblico lo conosce soprattutto per la sua attività di saggista, per la quale è considerato il meridionalista più celebre dello Stivale, grazie ai suoi libri. Il primo, Elogio dell’imbecille, nel 1997, sui meccanismi di moltiplicazione della stupidità, è stato a lungo best seller in Spagna, mentre in Giappone la prima edizione fu pensata per i manager delle multinazionali; poi, Elogio dell’errore e Il trionfo dell’apparenza; e ancora, tre libri di mare e vela: Il mare minore, A mari estremi, Mare uomini e passioni.

Il successo di Terroni

Poi, nel 2010, il libro forse più noto, Terroni, rilettura non fiabesca dell’Unità d’Italia e della Questione meridionale, che ha fatto registrare tirature record, con centinaia di ristampe, decine di premi e dopo quasi dieci anni resta fra i 100 titoli più venduti, pur avendo superato da tempo il mezzo milione di copie. Un’onda lunga sulla quale hanno veleggiato con il vento in poppa anche i libri successivi: Giù al Sud ne ha quasi replicato il successo e l’aggiunta di Mai più terroni, Il Sud puzza, Terroni ‘ndernescional, Carnefici, Attenti al Sud (con Maurizio de Giovanni, Mimmo Gangemi e Raffaele Nigro). Con L’Italia è finita porta a maturazione un’analisi della malaunità del Paese esposta ininterrottamente per circa dieci anni, nelle sue diverse manifestazioni (economia, politica, società, cultura, narrazione storica).

Il format su Rinascita Scott

E poi l’attivismo politico, con la creazione del Movimento 24 agosto per l’equità territoriale, nato per combattere il divario socio-economico tra Nord e Sud Italia. Dal 23 aprile scorso, inoltre Pino Aprile è anche un volto di LaC: accanto a Pietro Comito conduce infatti Rinascita Scott - il maxiprocesso alla ‘ndrangheta, il format di approfondimento sul più grande processo contro le mafie dopo quello di Palermo degli anni ’80.