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lunedì 10 maggio 2021 | 21:20
Cronaca

Lamezia, spostamento dei locali del 118: «Illogico e inopportuno. Si rischia il morto» - Notizie

La denuncia delle associazioni che si occupano di sanità nel territorio le quali chiedono di incontrare la triade commissariale che governa l’azienda

di T. B.

Uno spostamento che dal punto di vista logistico andrebbe contro ogni opportunità e ogni esigenza emergenziale. Sono di nuovo sul piede di guerra le associazioni lametine che si occupano a più titoli di sanità. Questa volta puntano il dito contro l’imminente spostamento nel Giovanni Paolo II dei locali del 118, in questo momento collocati esternamente al blocco ospedaliero e a un centinaio di metri da Pronto Soccorso e Elisoccorso.

«L’ambulanza del 118 dovrebbe sempre impiegare per giungere dalla sede nel luogo di chiamata solo otto minuti per un intervento interno al perimetro di Lamezia e solo venti per un intervento esterno. E da lì, se necessario, si deve correre senza intralci al Pronto Soccorso», affermano in una nota le diverse realtà che poi definiscoo «allucinante l’idea di smantellare l’ottima, studiata e funzionale sede attuale del Servizio 118 e di spostarla dalla parte opposta del Pronto Soccorso e della piazzola di Elisoccorso».

«Chiediamo - scrivono - alla Commissione Straordinaria che governa l’Asp di Catanzaro di ripensarci seriamente. Quello che gli hanno proposto di fare è pura follia. La nuova sede del 118 è addirittura collocata non più al piano terra, ma al primo piano dell’altro edificio, cosa che costringerebbe gli operatori a perdere tempo prezioso, dovendosi in caso di chiamata precipitare per le scale o infilare (quando non sarà guasto) in un minuscolo ascensore in condominio con altri servizi ed altre utenze».

La nuova piazzola di sosta delle ambulanze sarebbe «angusta, difficilmente accessibile e senza l’indispensabile tettoia. La viabilità di accesso e di uscita delle ambulanze dalla nuova sede stravolgerebbe l’attuale facilità di accesso dell’utenza, creando ingorghi, occasioni di intoppi o, peggio, di scontri tra veicoli. I tempi di intervento ne subirebbero inevitabili e gravi ritardi».

A firmare la nota il Comitato Salviamo la Sanità del Lametino, l’Associazione Senza Nodi, Cittadinanzattiva, il Tribunale per i diritti del Malato, Osservatorio Sociale San Nicola, Patto Sociale e Comitato 4 Gennaio.