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giovedì 13 maggio 2021 | 11:47
Cronaca

Amici in Comune, i bandi di gara concordati con le ditte e i finti sorteggi al municipio di Praia - Notizie

NOMI | Sono nove i procedimenti finiti nel mirino della Procura di Paola: vanno dal trasporto scolastico alla bitumazione delle strade

Il Comune di Praia a Mare

L’operazione “Amici in Comune” ha portato stamani all’esecuzione di 11 misure cautelari di cui due arresti domiciliari e 9 misure interdittive. Più nel dettaglio, i finanzieri della Tenenza di Scalea hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali concernente gli arresti domiciliari nei confronti del sindaco di Praia a Mare, Antonio Praticò e di Giovanni Antonio Argirò funzionario comunale, la misura interdittiva della sospensione dall'esercizio del pubblico ufficio per 12 mesi, nei confronti di Rosa Grisolia collaboratrice del sindaco e funzionaria comunale.Misura interdittiva del divieto temporaneo a contrarre con la P.A. per 12 mesi invece nei confronti di 8 imprenditori (tra cui l’ex sindaco di Tortora, Pasquale Lamboglia), a vario titolo accusati dei reati di turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, rivelazione di segreto d’ufficio e falso ideologico in atto pubblico.

L'elenco delle misure

Le misure cautelari sono state disposte dal gip del Tribunale di Paola, Rosamaria Mesiti, nell’ambito delle indagini dirette dal Procuratore della Repubblica di Paola, Pierpaolo Bruni. Sono state eseguite perquisizioni sia in varie zone della Calabria sia in Campania.

Ai domiciliari

Misura interdittiva sospensione dell’esercizio del pubblico ufficio per 12 mesi

Rosa Grisolia, responsabile area amministrazione generale del Comune di Praia

Misure interdittiva del divieto temporaneo di contrattare con la Pa per un anno

Le indagini della Guardia di finanza

L’attività investigativa condotta dalle Fiamme Gialle ha permesso di accertare, attraverso attività di captazione telefonica ed ambientale e l’analisi della documentazione acquisita, plurime condotte collusive – poste in essere dai pubblici funzionari indagati, di volta in volta in concorso con diversi imprenditori e professionisti economici interessati ad ottenere la aggiudicazione di contratti di appalto – così determinando il turbamento di numerose gare ad evidenza pubblica, ovvero il turbamento del procedimento amministrativo diretto a stabilire il contenuto del bando o di altro atto equipollente e condizionando le modalità di scelta del contraente. La gare contestate vanno dal trasporto scolastico alla bitumazione delle strade. 

Le gare e le condotte manipolate

Più segnatamente, le condotte turbative hanno riguardato, a vario titolo, 9 procedure di gara, relative al periodo 2019/2021, e sono consistite in collusioni, con la reiterazione di similare modus operandi, atte a determinare il contenuto del bando di gara, prima ancora della sua pubblicazione, con il futuro aggiudicatario compiacente, oppure, nell’ambito di procedure di gara negoziate, attraverso condotte manipolatorie, chiedendo al futuro aggiudicatario i nominativi di altri professionisti compiacenti da invitare alla gara.

In particolare: