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lunedì 19 luglio 2021 | 21:40
Cronaca

Lamezia, i cittadini scendono in strada per dire basta ai roghi alla diossina - Notizie

VIDEO | Dopo il maxi rogo di mercoledì scorso proveniente dal campo di Scordovillo, la città chiede lo sgombero e la bonifica del campo oltre che la tutela del diritto alla salute  

di Tiziana Bagnato

Era mercoledì scorso quando dopo un periodo di quiete si alzava dal campo rom di Scordovillo una nube nera sprigionata dal rogo di sterpaglie e rifiuti lungo la via di accesso all’accampamento. Ci sono volute diverse squadre dei vigili del fuoco per domare l’incendio mentre l’odore acre e i fumi si sonò sentiti in gran parte di Lamezia.

Il vicino ospedale è stato costretto a chiudere i piani superiori e a prepararsi per eventuali emergenze. Sin da subito il tam tam sui social è stato pressante, Lamezia stanca di subire, di respirare diossina, stanca che il problema rom venga tirato fuori solo in campagna elettorale e che da trenta anni non si approdi ad una soluzione. 

Questa sera il sit-in pacifico per ricordare il diritto alla salute e anche quell’imposizione di bonifica e sgombero che da tempo la Procura ha emesso e che non ha mai trovato seguito. Durante l'inziiativa, che ha raccolto poco più di cento manifestanti contro i cinque mila partecipanti al gruppo fb, è stata avviata una raccolta firme per chiedere il presidio la bonifica del campo e la cessazione delle attività illegali al suo interno. Solo poche settimane fa le forze dell’ordine avevano portato a termine diversi arresti per traffico di rifiuti. Tutto è ciclico quando si parla di gestione della questione rom a Lamezia, ciclico ed emergenziale. Ma ora la città chiede alle istituzioni di fare la loro parte.