Sezioni
Edizioni locali
Blog
giovedì 12 agosto 2021 | 22:55
Cultura

Concorso letterario Dante Alighieri, tra i premiati il lametino Francesco D’Amico - Notizie

Si è aggiudicato il riconoscimento grazie al componimento “Proiezione astrale d’oltremondo”, inclusa nell’antologia ufficiale della manifestazione. In gara oltre mille opere

di Redazione

C’è anche il lametino Francesco D’Amico tra i premiati del concorso letterario Dante Alighieri, prima edizione, indetto e curato dalla Nuova Accademia dei Bronzi. L’evento di premiazione si è tenuto lunedì scorso nella Chiesa Ss Immacolata e San Michele di Botricello. A competere oltre 1.056 opere complessive pervenute alla giuria del concorso letterario che onora il sommo poeta a sette secoli dalla sua scomparsa, avvenuta nel 1321.

D’Amico si è aggiudicato il riconoscimento grazie al componimento “Proiezione astrale d’oltremondo” che, oltre a essere inclusa nell’antologia ufficiale del premio, è stata riconosciuta con una targa al merito, consegnata all’autore durante la cerimonia di premiazione. L’opera, che riprende il momento dell’attraversamento da parte del sommo poeta del varco infernale, reinterpreta la scena secondo una chiave di lettura moderna-futuristica, aggiungendo al contesto della Divina Commedia un’atmosfera inparte fantascientifica e in parte frutto delle attuali conoscenze in tema di astrofisica.

«L’attraversamento della porta dell’Inferno da parte di Dante Alighieri - spiega una nota - diventa quindi assimilabile al passaggio di un varco spazio-temporale verso un’altra dimensione dove sono situati gli inferi, e sostituisce per così dire la concezione medievale che identifica nell’Inferno le profondità del sottosuolo».

«Anche questa iniziativa – ha commentato Vincenzo Ursini, presidente del sodalizio culturale – sarà ricordata per l’elevato numero di partecipanti e per la buona qualità delle poesie presentate a concorso». Aperta con i saluti di Ursini, che ha ringraziato i partecipanti, la premiazione è proseguita con un intervento di Mario Donato Cosco, il quale ha analizzato alcuni degli aspetti poco noti sulla poesia di Dante Alighieri, soprattutto quello dell’amicizia, filo conduttore che ha sempre contraddistinto l’Accademia dei Bronzi.