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mercoledì 30 settembre 2015 | 12:55
Cronaca

Una delegazione del Pd fa visita al Cie e al Cara di Crotone - Notizie

Diverse le rimostranze degli ospiti raccolte. Intanto, l’emergenza è tale da costringere ad accogliere sempre più immigrati di quelli che si potrebbero realmente ospitare

di Tiziana Bagnato

Dal primo settembre il Cie, Centro di Identificazione ed Espulsione, di Crotone ha riaperto i battenti. A chiuderli era stata tre anni fa una rivolta conclusasi con la morte di un marocchino 31enne. A fare visita alla nuova struttura i parlamentari del partito democratico che hanno raccolto dati e rimostranze degli ospiti. Ospiti che al momento sarebbero in tutto 29, 26 dei quali originari del Gambia e da rimpatriare a breve, in base agli accordi presi con il governo del Paese. I ragazzi però accusano i gestori del centro di non averli informati dei loro diritti, né della possibilità di richiedere la protezione internazionale, né, tanto meno, di potere telefonare. Circostanze smentite dalla cooperativa Misericordia. A toccare con mano la situazione i parlamentari dem Enza Bruno Bossio e Nico Stumpo, affiancati dal garante regionale dell'Infanzia, Marilina Intrieri, Yasmine Accardo della campagna “Lascia - teCIEntrare” e Ahmed Berraou, responsabile dipartimento Politiche immigrazione della Cgil di Cosenza. La delegazione è stata accolta dal vice prefetto Fabrizio Gallo e ha fatto visita anche al Cara, centro di accoglienza che fino a pochi giorni fa ospitava 1200 immigrati, anche se teoricamente ne potrebbe ospitare 729, ma che sta facendo i conti con l’arrivo in quattro giorni nel territorio pitagorico di 1500 disperati.