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giovedì 1 ottobre 2015 | 09:01
Economia e Lavoro

Ponte sullo Stretto, Legambiente: 'Basta inseguire inutili chimere' - Notizie

'I cittadini del Sud meritano un servizio ferroviario degno di un paese civile e un territorio finalmente sicuro'

di Redazione

“Come si può parlare del ponte sullo Stretto come di ‘una grande opera che darà una grande svolta al sud, un volano per creare un indotto straordinario e tanti posti di lavoro ’ quando in Sicilia la velocità media sulla rete ferroviaria è ancora di 24 km/h, viaggiano treni vecchissimi e solo metà delle tratte è elettrificata?”

Così Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente è intervenuto commentando l’annuncio del ministro Alfano sulla possibile messa in cantiere del Ponte sullo Stretto.

 

“Non è certo lo Stretto di Messina il collo di bottiglia dei trasporti tra la Sicilia e la Penisola – continua Zanchini -. Piuttosto il Parlamento si impegni a trovare le risorse per mettere mano, subito e in maniera lungimirante, a tutta la mobilità del sud”. “A partire - afferma Legambiente Calabria – dal potenziamento e dal miglioramento della linea ferroviaria jonica, dell’alta velocità sulla linea tirrenica Napoli-Reggio Calabria, dell’Autostrada A3 che sia degna di un paese civile e moderno; del materiale rotabile con i comfort moderni ed investendo sulle tratte regionali di Ferrovie della Calabria”.

 

"Un progetto per il rilancio del Mezzogiorno, semmai, dovrebbe oggi partire dalle città portuali - continua Zanchini - perché da Messina a Palermo, da Trapani a Catania, da Villa San Giovanni a Gioia Tauro e Taranto, il problema per lo sviluppo di un efficiente trasporto merci integrato sta nei collegamenti tra porti e rete ferroviaria. Senza dimenticare lo stato di degrado della rete stradale in Sicilia e Calabria, per cui diventa persino incredibile ascoltare promesse sul Ponte sullo Stretto quando è ancora chiusa l'autostrada tra Palermo e Catania per un crollo dovuto al dissesto idrogeologico e continuano i ritardi sulla Jonica e sulla Salerno-Reggio Calabria. Questi sì, sarebbero interventi utili e un modo concreto di promuovere nuova occupazione e sviluppo nel meridione”