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lunedì 23 agosto 2021 | 17:55
Cronaca

L’operazione - Inchiesta Petrol mafie sul business dei carburanti, la Dda di Reggio chiede processo per 87 indagati - Notizie

NOMI | Tra i reati contestati: associazione mafiosa, frode per evadere le imposte, false fatturazioni. A giorni si avranno le determinazioni da parte della Procura distrettuale di Catanzaro per altro troncone dell’operazione

di G. B.

La Dda di Reggio Calabria ha avanzato al gup distrettuale una richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di 87 indagati coinvolti nell’inchiesta antimafia denominata “Petrol Mafie”. Altre 126 posizioni, destinatarie dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari il mese scorso, sono state invece stralciate.Al centro dell’inchiesta, il business dell’illecita commercializzazione di carburanti e il riciclaggio per milioni di euro in società petrolifere intestate a prestanome.Agli indagati vengono contestati, a vario titolo, i reati di associazione mafiosafrode per evadere le imposte, false fatturazioni per un ammontare imponibile complessivo di oltre 600 milioni di euro e Iva dovuta per oltre 130 milioni di euro, oltre all’omesso versamento di accise per circa 31 milioni. Al centro dell’inchiesta vi sarebbero gli interessi nel settore da parte del clan Piromalli di Gioia Tauro e Cataldo di Locri. Il giro di riciclaggio ammonta ad oltre 173 milioni di euro

L’altro troncone di competenza della Dda di Catanzaro

 Altro troncone dell’inchiesta è invece di competenza della Dda di Catanzaro e vede al centro delle indagini il clan Mancuso di Limbadi e i fratelli D’Amico di Piscopio. L’avviso di conclusione delle indagini preliminari della Dda Di Catanzaro vede indagato anche l’attuale presidente della Provincia di Vibo Valentia, Salvatore Solano, nei cui confronti i magistrati guidati dal procuratore Nicola Gratteri hanno elevato quattro capi d’accusa per i reati di scambio elettorale politico mafioso, corruzione e turbata libertà degli incanti con l’aggravante mafiosa (in concorso con il cugino, arrestato, Giuseppe D’Amico). A giorni si conosceranno anche le determinazioni della Dda di Catanzaro in ordine alla richiesta di rinvio a giudizio del troncone di loro competenza che vede indagate (oltre al presidente della Provincia di Vibo e sindaco di Stefanaconi) altre 93 persone.

La richiesta di rinvio a giudizio

Per quanto attiene, invece, al troncone della Dda di Reggio Calabria, la richiesta di rinvio a giudizio interessa anche quattro vibonesi. Si tratta di:

L’udienza preliminare è stata fissata per il 20 settembre prossimo.

Le altre richieste di rinvio a giudizio interessano: 

Le persone offese indicate nell’avviso di fissazione dell’udienza preliminare sono: il presidente del Consiglio dei ministri, il Ministero dell’Interno, l’Agenzia delle Entrate, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, la Regione Calabria, il Comune di Locri, il Comune di Gioia Tauro, la Città Metropolitana di Reggio Calabria.