Sezioni
Edizioni locali
Blog
martedì 7 settembre 2021 | 19:00
Economia e Lavoro

Verso il rilancio - Porto di Crotone, quattro anni di interventi strutturali per puntare allo sviluppo dello scalo - Notizie

VIDEO | Il presidente dell’Autorità portuale punta su cantieristica, diportismo e bonifica area ex Sensi: «Da mesi abbiamo messo a punto un adeguamento tecnico-funzionale»

di Francesca Caiazzo

«L’ora delle promesse è finita, gli annunci facili non li voglio fare. Spero che quattro anni bastino per cambiare la skyline di questo porto». A parlare è il presidente dell’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, Andrea Agostinelli, alla sua seconda giornata di incontri istituzionali a Crotone per «verificare l’articolato programma di interventi infrastrutturali, che saranno inseriti nel Piano triennale delle opere dell’Ente, per pianificare lo sviluppo dello scalo crotonese».

La bonifica dell’ex Sensi

Agostinelli incontra i giornalisti alle spalle dell’area ex Sensi, che insiste nella zona portuale, da anni in stato di abbandono e in attesa di riqualificazione, che sarà a carico dell'ente: «Si ripartirà da qui. Abbiamo già un progetto e abbiamo incontrato l’Agenzia del Demanio per la demolizione dei manufatti. Questa rimarrà un’area portuale, destinata alla fruizione pubblica per il passaggio dal porto vecchio al porto commerciale, alle aree che saranno destinate alla cantieristica che credo saranno il fiore all’occhiello del porto commerciale». Una volta bonificata, sull’area sarà costruito un nuovo edificio, che - come già annunciato - potrebbe ospitare la sede crotonese dell’Autorità portuale.

Gli interventi sul porto commerciale

In merito agli interventi sul porto commerciale, ha aggiunto: «Da mesi abbiamo messo a punto un adeguamento tecnico-funzionale. Al termine di una lunghissima procedura, oggi abbiamo avuto gli ultimi incontri, definendo le destinazioni d’uso di alcune aree. Il porto ha quattro funzioni: c’è quella commerciale che rimane, c’è quella la cantieristica che deve essere sviluppata, ci sono trenta pescherecci da salvaguardare e c’è il diportismo che va qualificato perché Crotone merita un grande diporto nautico di una certa levatura».

Tempi lunghi per il Piano regolatore

Riguardo al Piano regolatore del porto, Agostinelli ammette che «i tempi saranno lunghissimi. Noi ci siamo limitati a fare un adeguamento tecnico-funzionale perché era quello strumento che in questo momento possiamo fare e portarlo il 30 settembre al Consiglio superiore dei lavori pubblici. Ne abbiamo discusso con tutte le componenti cittadine e anche con il sindaco Voce, che ha dato parere favorevole. Siamo pronti a fare quelle opere che l’adeguamento tecnico-funzionale consente: la vasca di colmata, i pennelli per i pescatori, la banchina per cantieristica nel porto commerciale e quella per Spiaggia delle forche e, ovviamente, il risanamento dell’area ex Sensi».

Resta, intanto, aperto il dialogo con la Camera di commercio di Crotone, che aveva elaborato una variante al Piano regolatore: nei prossimi giorni, ha annunciato Agostinelli, verrà stipulata una apposita convenzione tra Autorità portuale ed ente camerale.