Sezioni
Edizioni locali
Blog
mercoledì 8 settembre 2021 | 19:15
Politica

Elezioni 2021 - Regionali, Salvini in Calabria: «Querelerò ogni fesso dica che chi vota Lega vota la ’ndrangheta» - Notizie

VIDEO | Il leader del Carroccio a Catanzaro: «A sinistra sono disperati e insultano. Venti punti di distacco? No, vinciamo di trenta»

di Luana  Costa

«A sinistra sono disperati perché sanno di perdere con almeno venti punti di distacco e insultano. Io personalmente querelerò qualche fesso che ha scritto che chi vota la Lega, vota la ‘ndrangheta». Così risponde il leader della Lega alle accuse di aver imbarcato candidati equivoci. «Laddove c’è la ‘ndrangheta – ha proseguito - da noi partono i calci nel sedere. È squallido che qualcuno e penso anche qualche giornalista attacchi nipoti, figli, consuoceri come se i calabresi fossero tutti legati alla ‘ndrangheta. Se c’è qualcuno che ha sbagliato è in galera, è giusto che stia in galera ma non si può far carico ad un figlio, ad un nipote, ad un parente egli errori di qualcuno. Noi siamo qui per dare voce alla Calabria bella».

Questo pomeriggio Matteo Salvini a Catanzaro ha benedetto i candidati consiglieri tirando la volata al candidato del centrodestra, Roberto Occhiuto, ma con i dovuti distinguo: «Farò di tutto perché il prossimo presidente sia Roberto – ha precisato – ma farò di tutto perché all’interno della sua straordinaria squadra, che a differenza del centrosinistra è compatta e unita, la Lega prenda un punto in più rispetto a tutti gli altri perché questo è l’obiettivo della nostra comunità».

Il leader della Lega ha galvanizzato la folla, forte dei sondaggi che danno in netto vantaggio la coalizione del centrodestra rispetto a quella del centrosinistra: «Non guardiamo i sondaggi altrimenti rischiamo di sederci. A mio parere non vinciamo di venti punti di distacco rispetto al secondo – ha aggiunto –, vinciamo di trenta».

Ha poi annunciato il suo prossimo ritorno, almeno altre due volte sarà in Calabria e qui chiuderà la campagna elettorale: «Per non far torto né ai romani, né ai milanesi, né ai torinesi, né ai napoletani, né ai bolognesi, venerdì primo ottobre io la campagna elettorale la chiudo in terra di Calabria».