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lunedì 1 novembre 2021 | 06:22
Ambiente

Laghi di Sibari, Legambiente e sommozzatori in campo per ripulire i fondali dalla plastica - Notizie

All'iniziativa "Underword" hanno preso parte diverse associazioni. Perlustrati circa cento metri quadri sotto gli specchi d'acqua

di Redazione

Grande partecipazione ai Laghi di Sibari per “Underworld”, l'iniziativa messa in piedi dal Circolo Legambiente di Corigliano Rossano, in collaborazione con Legambiente Calabria, l’Associazione Italiana Sicurezza Ambientale - Nucleo Nazionale Sommozzatori (Aisa), con il patrocinio del Comune di Cassano allo Ionio e l'adesione della Associazione Laghi di Sibari, della Lega Navale, sezione Laghi di Sibari e sezione Mirto, del Wwf e della Lipu. Presenti anche l'associazione nazionale Protezione Animali Natura e Ambiente e la Polizia ecozoofila.

«Legambiente torna nei Laghi di Sibari – ha detto la presidente Anna Parretta- dopo il monitoraggio effettuato a settembre, con una iniziativa di pulizia dei fondali nell'ambito della campagna "Puliamo il mondo", che ha registrato decine di eventi in tutto il territorio regionale. Abbiamo voluto porre elementi di attenzione e riflessione su uno dei luoghi calabresi a più alta vocazione turistica e sul grave problema delle plastiche abbandonate sui fondali. In particolare, per quanto riguarda le reti utilizzate in miticoltura,  negli scorsi  anni, le indagini di  Legambiente e diversi progetti sperimentali di Fishing for litter, hanno monitorato una quantità enorme di questo genere di rifiuti “pescati” nelle acque o ritrovati sugli arenili. La nostra associazione continua a chiedere l'approvazione della legge “SalvaMare” che consentirà ai pescatori il recupero dei rifiuti pescati accidentalmente ed il  corretto smaltimento. Continueremo a monitorare la situazione dei laghi di Sibari e di altri luoghi a rischio per tenere sempre alta l'attenzione sul rispetto e la tutela dell'ambiente e per garantire uno sviluppo turistico ecosostenibile». 

L'indagine effettuata dai sommozzatori

Ambientalisti e volontari hanno percorso lo specchio d'acqua dei Laghi sulle imbarcazioni degli armatori aderenti all'iniziativa, mentre i sommozzatori si sono immersi nelle acque per svolgere le operazioni di recupero e di monitoraggio. Paolo Palladino, presidente dell’Aisa, sezione di Satriano, ha dichiarato che «il gruppo dei sommozzatori ha perlustrato 100 metri quadri di fondale e recuperato alcuni materiali plastici, tra i quali anche pezzi di reti in materiale plastico. Osservati diversi granchi blu, specie non endemica ed invasiva. Purtroppo la visibilità era molto scarsa: 20/ 30 cm al massimo. Per la presenza di fango, in questa stagione non era possibile effettuare ulteriori indagini».