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lunedì 8 novembre 2021 | 13:34
Sanità

L’emergenza - Fuga dal pronto soccorso, la proposta del ministro Speranza: «Indennità per medici e infermieri» - Notizie

Il titolare del dicastero Salute: «Renderà più forte la prima linea». Intanto il Governo ha previsto 90 milioni di euro per potenziare il personale sanitario nei ps

di Redazione

Il ministro della Salute, Roberto Speranza ha annunciato la proposta avanzata per consentire ai sanitari impegnati nei presidi di pronto soccorso di percepire una indennità accessoria: «Medici, infermieri e professionisti sanitari dei ps affrontano quotidianamente l'emergenza e lavorano sovente in condizioni di stress. Per questo ho proposto che dal prossimo anno venga aggiunta alle loro retribuzioni un'indennità accessoria». A giudizio dell’esponente del governo Draghi: «Servirà a rendere più forte la prima linea del nostro Servizio sanitario nazionale a cui dobbiamo tutti dire grazie».

I fondi per implementare la presenza dei sanitari nei Pronto soccorso

Sui sanitari in servizio al Ps, Walter Ricciardi, professore ordinario di Igiene e medicina preventiva all'Università Cattolica di Roma e consigliere del ministro della Salute, commentando a Sktg24 la notizia - anticipata da Repubblica - dei 90 milioni di euro previsti per potenziare il personale sanitario, aveva affermato: «I medici giovani nei pronto soccorso non ci vogliono andare a lavorare. Chi curerà gli italiani? Già oggi, in questi reparti scarseggiano gli operatori scarseggiano in alcune aree, ma se continuiamo così, il personale mancherà anche nelle grandi città».

Questo è un «problema che va affrontato in modo strutturale e c'è bisogno che l'intero governo si renda conto che va incentivato e supportato. Ha fatto sacrifici enormi ma è quello pagato peggio in Europa a eccezione della Grecia. Gli operatori sanitari vanno quindi assunti, perché migliaia lavorano in condizioni di precariato. Poi bisogna dargli buone condizioni di lavoro. Infine - ha concluso - bisogna incentivarne la presenza nei reparti più difficili, come i pronto soccorso». I 90 milioni, quindi «sono un inizio ma c'è tutta l'intenzione, da parte del ministro e spero da parte di tutto il governo, per affrontare il problema in modo strutturale».