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venerdì 12 novembre 2021 | 18:03
Cronaca

La manifestazione - Cosenza, sit-in di protesta sull’isola pedonale di Via Roma: «No alla riapertura al traffico» - Notizie

VIDEO | Contestazione pacifica di un gruppo di genitori degli alunni delle scuole antistanti il tratto chiuso alla circolazione stradale: «Spazio vitale per i bambini». Ma il neo eletto sindaco Caruso nel suo programma ha previsto di ripristinare la viabilità

di Salvatore Bruno

Sit-in sull’isola pedonale di Via Misasi a Cosenza

Spontaneo e colorato da numerosi bambini, il sit-in organizzato sull'isola pedonale di Via Misasi a Cosenza, ribattezzata Piazza Stefano Rodotà solo virtualmente poichè ancora non vi è stata alcuna cerimonia ufficiale di intitolazione, intende richiamare l'attenzione del neo eletto sindaco Franz Caruso sulla necessità di non smantellare questo spazio, antistante due tra le scuole più popolose del capoluogo.

La riapertura nel programma

Il ripristino del flusso veicolare in questo tratto è uno dei punti principali del programma dell'esponente socialista, appena salito allo scranno più prestigioso di Palazzo dei Bruzi. Adesso però deve fare i conti con un dissenso diffuso non solo tra bambini e genitori ma anche da parte di alcuni residenti, memori del caos infernale di cui l'arteria era ostaggio anche prima della parziale chiusura, quando ancora si chiamava Via Roma.

Soluzione intermedia

Il gruppetto di contestatori, non scoraggiato dalla minaccia di pioggia, si è dato appuntamento seguendo il tam tam dei social. Per la verità anche la rivoluzione della circolazione stradale imposta nel 2017 da Mario Occhiuto suscitò un vespaio di polemiche e di pareri contrapposti. Dall'amministrazione potrebbe esserci eventualmente spazio per una soluzione intermedia, con la riquaificazione dell'adiacente villetta, la ristrutturazione della palestra della scuola Pizzuti e la chiusura temporanea al traffico, con l'ausilio di dissuasori mobili, in corrispondenza dell'orario di ingresso e di uscita dei bambini dai due plessi, ma l'ipotesi non convince i manifestanti. Ecco le loro voci