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giovedì 2 dicembre 2021 | 13:38
Sanità

Emergenza pandemia - Covid, in Calabria quasi il 40% di contagi in più in una settimana: il monitoraggio Gimbe - Notizie

Il report della Fondazione indipendente riporta oltre duecento casi ogni 100mila abitanti, ma ricoveri sotto soglia critica sia in terapia intensiva che in area medica  

di Redazione

Nella settimana 24-30 novembre in Calabria, il monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe, registra una performance in peggioramento per i casi attualmente positivi per 100.000 abitanti (233) e evidenzia un aumento dei nuovi casi (38,5%) rispetto alla settimana precedente.

Sotto soglia di saturazione i posti letto in area medica (13%) e in terapia intensiva (9%) occupati da pazienti Covid. La popolazione che ha completato il ciclo vaccinale, rileva Gimbe, è pari 71,5% (media Italia 77,1%) a cui aggiungere un ulteriore 2,5% (media Italia 2,6%) solo con prima dose. Il tasso di copertura vaccinale con terza dose è del 23,4% (media Italia 31,8%). Rispetto ai nuovi casi per 100.000 abitanti dell'ultima settimana questi sono così suddivisi, a livello provinciale: Reggio di Calabria 139, Vibo Valentia 120, Crotone 68, Catanzaro 59, Cosenza 58.

Il monitoraggio: il dato in Italia

In tutte le Regioni si rileva un incremento percentuale dei nuovi casi di Covid-19: dal 3,2% di Abruzzo e Umbria al 39% delle Marche. In 32 Province si registrano oltre 150 casi per 100.000 abitanti. È quanto emerge dal nuovo monitoraggio della Fondazione Gimbe relativo alla settimana dal 24 al 30 novembre.

Le 32 Province con oltre 150 casi per 100.000 abitanti sono: Trieste (635), Bolzano (552), Gorizia (496), Rimini (362), Treviso (342), Forlì-Cesena (321), Padova (321), Venezia (300), Vicenza (298), Aosta (286), Pordenone (252), Ravenna (245), Ascoli Piceno (234), Imperia (233), Udine (219), Bologna (213), Rovigo (213), Belluno (209), Pesaro e Urbino (203), Fermo (200), Ferrara (192), Trento (188), Verona (184), Viterbo (177), Varese (176), Verbano-Cusio-Ossola (164), Cremona (164), Roma (161), Genova (160), Monza e Brianza (157), Ancona (155) e Como (151).

In 98 Province l'incidenza è pari o superiore a 50 casi per 100.000 abitanti e in 16 Regioni tutte le Province superano tale soglia: Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Sicilia, Toscana, Umbria e Veneto. L'incidenza settimanale dei casi è uno dei tre parametri, insieme alla percentuale di posti letto occupati da pazienti Covid in area medica e in terapia intensiva, che determinano il passaggio di colore delle Regioni.

Crescono, nella settimana dal 24-30 novembre, le somministrazioni di vaccini anti Covid: sono state oltre 1,9 milioni, con una media giornaliera di 306.445. Decollano in particolare le terze dosi, che vedono un +52,5% rispetto alla settimana precedente, affiancate da prime dosi di nuovo in crescita e che vedono un balzo del 34,7%. Lo rileva il nuovo monitoraggio della Fondazione Gimbe. Al primo dicembre (ore 6.15) erano state somministrate 6.543.004 terze dosi, con un tasso nazionale di copertura del 31,8% ma con nette differenze regionali: si va dal 21,6% del Friuli-Venezia Giulia al 44,5% del Molise.

Dopo due settimane di stabilizzazione intorno a quota 127 mila, nell'ultima settimana il numero dei nuovi vaccinati è salito a 168.377 (pari appunto al +31,5%). Tuttavia, i 6,8 milioni di persone ancora non vaccinate «crescono troppo lentamente» e «due fasce in particolare preoccupano: da un lato 2,57 milioni di over50 ad elevato rischio di malattia grave e ospedalizzazione, dall'altro i 1,16 milioni nella fascia 12-19 che "influiscono negativamente sulla sicurezza delle scuole».

Il presidente di Gimbe: «Fase d'incertezza legata alla variante Omicron»

«In questa fase d'incertezza legata alla variante Omicron - spiega il presidente Gimbe Nino Cartabellotta - bisogna potenziare tutti gli interventi, seguendo il principio della massima precauzione. In particolare, incrementare le attività di sequenziamento, potenziare il tracciamento dei casi e monitorare attentamente le aree con rapido aumento di incidenza».

Per la popolazione rimangono fondamentali i comportamenti: «vaccinarsi e sottoporsi alla terza dose quando indicata e con massima priorità per anziani e fragili. Ma anche - conclude Cartabellotta - utilizzare la mascherina negli ambienti chiusi, possibilmente FFP2 se affollati, rispettare il distanziamento sociale e ventilare frequentemente i locali».