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domenica 30 gennaio 2022 | 07:19
Cronaca

Il racconto - Nelle Filippine durante la forza devastante del tifone, l’incubo di un calabrese - Notizie

VIDEO | La storia di un reggino in vacanza nell’arcipelago proprio quando è scoppiato Rai-Odette. Tanti ancora i danni e la miseria lasciata dalla calamità naturale (ASCOLTA L'AUDIO)

di Tiziana Bagnato

È passato oltre un mese ma le Filippine faticano a riprendersi dal super tifone che le ha colpite il sedici dicembre scorso. Lì c’era anche un calabrese un reggino, Fabrizio Lombardo, che ci racconta quelle ore di paura, “traumatiche” e che cosa ha lasciato quella calamità naturale ribattezzata Rai Odette.

In vacanza con la compagna originaria del luogo in un resort, Fabrizio è stato tra i più fortunati grazie alla resistenza della struttura che lo ospita. La maggior parte delle case filippine, invece, ci racconta, sono state scoperchiate perché fatte di paglia o materiali leggeri.In centinaia hanno perso la casa in quella manciata di ore in cui il vento ha raggiunto vette di 260 chilometri orari. In poche ore il cielo sereno si è trasformato in un fenomeno aggressivo e incontrollabile di cui si dice la forza sia tale da verificarsi una volta ogni venti anni circa.

Impossibile, ci racconta Fabrizio, contattare i servizi di emergenza al momento, mentre il vento rompeva porte e finestre e sradicava alberi secolari. Nella fase successiva i militari hanno assistito la cittadinanza con viveri e acqua. Ma ancora molto rimane da fare. Linea telefonica e internet sono ancora instabili, la benzina viene centellinata così come l’acqua della quale non è possibile avere più di due litri al giorno, ci spiega.

Tanta paura e una realtà tutta da ricostruire ma Fabrizio, che nelle Filippine ha la compagna, non ha intenzione di tornare. Da buon calabrese ha la testa dura e crede che se una calamità del genere avvenga quasi ogni venti anni le possibilità che ricapiti ora siano minime. Ecco perché preferisce rimanere ancora nella Filippine e posticipare il suo rientro.