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lunedì 7 febbraio 2022 | 10:00
Cronaca

Cancelli aperti - Rifiuti, riapre l’impianto di Bucita: da stamattina i comuni della Sibaritide tornano a conferire - Notizie

Le amministrazioni comunali morose hanno assunto l’impegno di effettuare parte dei pagamenti arretrati. Permane comunque il problema della carenza di siti di conferimento pubblici

di Matteo Lauria

L’impianto pubblico per lo stoccaggio dei rifiuti di Bucita ha, da questa mattina, ufficialmente riaperto i cancelli e i comuni possono riprendere, tramite le aziende private, l’attività di raccolta e di conferimento. La società Ekrò che gestisce la struttura avrebbe ricevuto rassicurazioni dai comuni morosi del pagamento degli arretrati.

Il disguido, a parere del sindaco di Corigliano Rossano Flavio Stasi, è stato di tipo amministrativo determinato da problemi di salute di un componente interno alla burocrazia dell’Ambito territoriale ottimale. Lo stesso Stasi manifestava la disponibilità del personale comunale di Corigliano-Rossano al fine di sfoltire il lavoro accumulato dagli uffici dell’Ato.

Il problema è bilaterale: da un lato l’arretrato, dall’altra la mancanza di impianti per il conferimento in Calabria. In questi giorni alcuni comuni hanno bypassato l’impianto di Bucita portando i rifiuti direttamente a Calabria Maceri (Rende) che svolge le stesse attività di Bucita ed ecco perché i cittadini non hanno avvertito il peso del disagio. Il punto è il costo a tonnellata per il trasferimento fuori regione degli scarti: si parla di circa 280euro a tonnellata.

Il percorso prevede il trattamento a Bucita, poi gli scarti vengono trasferiti a Calabria Maceri e da qui al Porto di Gioia Tauro con destinazione Marocco e Tunisia. Un vero e proprio salasso a carico dell’Ato e quindi dei cittadini contribuenti. Nelle ultime ore il dibattito ha fatto registrare forti contrapposizioni tra i consiglieri regionali Pasqualina Straface (FI), Giuseppe Graziano (Udc), il Pd, e l’Amministrazione comunale. Sullo sfondo la tematica su come uscire dall’emergenza.