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giovedì 31 marzo 2022 | 13:46
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La contestazione - I docenti no vax pronti a presentare ricorso: «A scuola per insegnare no altre mansioni» - Notizie

Il sindacato Anief: «Per tutti quelli che saranno utilizzati in funzioni diverse dalla funzione di docente faremo ricorso»

Sono centinaia i docenti che non si sono vaccinati e che sono pronti a ricorrere alle aule dei tribunali per poter rientrare domani a scuola e tornare a insegnare. «Per tutti quelli che saranno utilizzati in funzioni diverse dalla funzione di docente faremo ricorso: la legge parla espressamente di personale che può fare tutte le attività: dalla didattica a distanza a quella integrata, non parla di cambiare le mansioni, non li trasforma in personale Ata o inidoneo. Qualsiasi interpretazione diversa da parte del ministero o dei dirigenti scolastici, sarà portata in tribunale», annuncia Marcello Pacifico di Anief.

Da domani inoltre entra in vigore un nuovo protocollo per la sicurezza nelle scuole: oggi pomeriggio i sindacati sono convocati dal ministero dell'Istruzione per dare le loro osservazioni e sottoscrivere o meno il nuovo protocollo. «I ricorsi dei docenti ai Tar contro l'obbligo vaccinale, ricorda Anief, furono 2500; oggi non sono quei docenti sono sospesi, molti hanno contratto nel frattempo la malattia e poi sono rientrati al lavoro, avendo ottenuto il green pass».

«Alcuni contesteranno il provvedimento. Anche la nota del ministero dell'Istruzione - conclude Pacifico - è ambigua: nella prima parte si dice che questo personale deve essere usato per la funzione di docente, nella seconda si parla di personale inidoneo», che dovrebbe quindi svolgere 36 ore di lavoro e non le 18 previste per la classe docente.