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giovedì 31 marzo 2022 | 17:00
Ambiente

La sfida - Il piano della Calabria per contrastare la crisi del grano: «Individuare terreni inutilizzati e produrre cereali» - Notizie

VIDEO | I prodotti saranno destinati agli allevamenti che stanno attraversando una fase di difficoltà generata dall'aumento dei prezzi dei mangimi. L'assessore regionale Gallo: «Punteremo anche sui grani antichi» 

di Luana  Costa

«Insieme al presidente Roberto Occhiuto abbiamo pensato di mandare un messaggio molto chiaro in un momento difficile come questo». Spiega l'assessore all'Agricoltura, Gianluca Gallo, a proposito dell'approvazione in giunta di una delibera che rappresenta anche un indirizzo politico ben preciso: «Abbiamo chiesto ad Arsac di reperire terreni che in questo momento non sono utilizzati per metterli a disposizione della zootecnia, una filiera che in questo momento è in crisi». 

In Calabria la sfida dell'autonomia produttiva

Insomma, la Calabria lancia la sfida dell'autosufficienza e dell'autonomia produttiva: «Tutti i terreni possibili per fare in modo che ci sia coltivazione di cereali in una regione che inizia a dare segnali di autosufficienza. Certo non risolveremo il problema - aggiunge ancora l'assessore - si tratterà di qualche centinaio di ettaro ma speriamo che poi anche altri enti pubblici - comuni che sono proprietari di vasti appezzamenti di terreni o anche privati che in questo momento non li utilizzano - li mettano a disposizione in un momento difficile come questo. Occore fare rete e fare squadra».

Le difficoltà degli allevatori

La denuncia era arrivata nei giorni scorsi da Coldiretti e da alcuni allevatori che avevano rappresentato le difficoltà di alimentazione del bestiame a causa dell'aumento dei costi dei mangimi: «È una regione che inizia ad essere più produttiva, autosufficiente, in grado di utilizzare la fertilità dei propri terreni, la propria biodiveresità e perchè no, punteremo anche in questa fase ad una azione sperimentale sui grani antichi come sta facendo già qualche lungimirante imprenditore».