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domenica 15 maggio 2022 | 13:26
Cronaca

La vicenda - Carcere di Vibo, agente aggredito a calci e pugni da un detenuto: la denuncia del sindacato - Notizie

La segretaria territoriale della Uilpa Polizia Penitenziaria, Francesca Bernardi: «È stato salvato dagli altri reclusi. Dev’essere introdotta un’aggravante al reato di lesioni personali»

di Redazione

Il carcere di Vibo Valentia

Nuova aggressione ai danni un agente della polizia penitenziaria. L' episodio è stato denunciato da Francesca Bernardi, segretaria territoriale della Uilpa Polizia Penitenziaria: «Verso le 18.30 di ieri – scrive in una nota stampa - nella Casa Circondariale di Vibo Valentia, un agente del Corpo di polizia penitenziaria è stato violentemente aggredito con calci e pugni da un detenuto del circuito a media sicurezza (cosiddetto comune). Solo l’intervento di altri ristretti, che hanno immobilizzato l’aggressore, non nuovo a tali atti di violenza, ha impedito il peggio».

Da quanto emerge il poliziotto «stava prestando il suo regolare servizio, completamente disarmato come previsto per legge nelle carceri, da solo e in mezzo a una settantina di detenuti e, nell’aprire una cella per far rientrare coloro che avevano fruito delle attività in comune, è stato brutalmente aggredito da un occupante della stessa, che non ha desistito neanche quando il malcapitato cadeva a terra. Per fortuna gli altri reclusi hanno impedito il peggio e il poliziotto, trasportato al pronto soccorso dell’ospedale cittadino, se l’è cavata con cinque giorni di prognosi».

La referente Uilpa aggiunge: «Dalle nostre stime, in tutto il Paese sono almeno tre al giorno le aggressioni gravi dei detenuti a danno degli appartenenti alla Polizia penitenziaria, tanto che il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria ne ha secretato i dati per motivi di ordine e sicurezza pubblici. Anziché intervenire per arginare la spirale d’inusitata violenza che imperversa in lungo e in largo nelle carceri, evidentemente, si preferisce nascondere».

In tale contesto «vanno rivisti il modello detentivo e l’organizzazione complessiva, va risolta la questione connessa ai detenuti affetti da patologie mentali, è indifferibile l’adeguamento degli organici del Corpo, mancanti di 18mila unità livello nazionale e carenti anche a Vibo Valentia di un centinaio di operatori, è necessario implementare le tecnologie e gli equipaggiamenti. Contemporaneamente – prosegue la sindacalista - dev’essere introdotta un’aggravante al reato di lesioni personali, quando recate alle donne e agli uomini della Polizia penitenziaria nell’esercizio delle loro funzioni. Inoltre, il Ministero della Giustizia dovrebbe costituirsi parte civile nei procedimenti a carico dei detenuti che aggrediscono gli operatori».

«Il problema è così sentito che in questi giorni, attraverso accordi contrattuali locali, in molte carceri la Polizia penitenziaria si sta di fatto autotassando per devolvere parte della retribuzione destinata a remunerare l’impiego in servizi che comportino particolari responsabilità, disagio e rischio in favore di quanti hanno subito aggressioni. Un’iniziativa a forte contenuto solidaristico, ma anche una vibrante protesta rispetto all’inerzia del Governo e, più in generale, della politica. Al poliziotto aggredito giungano la solidarietà e gli auguri di pronta guarigione di tutta la Uilpa Polizia Penitenziaria», conclude Bernardi.